Fondi neri al partito, nuove accuse a Rajoy. «Non mi dimetto, è un ricatto politico»

15 Lug 2013 18:18 - di Redazione

Il premier spagnolo Mariano Rajoy è nei guai, ma respinge le accuse e annuncia di non volersi dimettere, nonostante le accuse dell’ex tesoriere del Partido Popular, Luis Barcenas, che avrebbe ammesso oggi ai magistrati di aver consegnato contanti nel 2008, 2009 e 2010 all’attuale presidente e alla numero due del partito, la segretaria generale Maria Dolores de Cospedal. Barcenas avrebbe ammesso inoltre davanti al giudice istruttore dell’Audiencia Nacional, Pablo Ruz, di essere l’autore della contabilità in nero del Partido Popular durante 20 anni e che i documenti rivelati lo scorso 31 gennaio da El Pais sui conti segreti sono scritti di suo pugno. Sempre secondo le stesse fonti citate dai media spagnoli, al magistrato l’ex tesoriere avrebbe consegnato una pen-drive con la contabilità occulta e il resto di quella manoscritta.

«Porterò a termine il mio mandato», ha immediatamente annunciato Mariano Rajoy, dopo la fuga di notizie sui fondi neri. «Dico solo che la Spagna sta riuscendo a uscire dalla crisi. Difenderò la stabilità politica. Se altri vogliono giocare ad altro, è loro responsabilità».

Secondo Rajoy, “gli sms pubblicati non ratificano altro che le istituzioni non si sottomettono a nessun ricatto e che continueranno ad agire con assoluta indipendenza. E mi rimetto alle prove”. Parlando durante una con conferenza stampa con il presidente polacco, ricevuto alla Moncloa, il premier del PP si è rimesso a quanto dichiarato lo scorso 3 febbraio in “un’ampia audizione pubblica” e a quanto argomentato “lungamente” nel successivo dibattito sullo stato della Nazione. «Non si può chiedere a un presidente del governo di smentire ogni giorno quanto viene pubblicato», ha aggiunto. «Tuttavia, parlerò degli sms – ha detto – sottolineando che “l’unica cosa che ratificano è che lo Stato di diritto non si sottomette a ricatti”. Quanto alle trattative in corso fra i partiti dell’opposizione su un’eventuale mozione di censura, Rajoy ha rilevato: «L’opposizione è libera di valutare come più ritenga conveniente. Dico solo che la Spagna sta riuscendo a uscire dalla crisi. Difenderò la stabilità politica, se altri vogliono giocare ad altro, la responsabilità è loro», ha aggiunto.

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