Due ore di faccia a faccia al Quirinale. I grillini: “Napolitano ci ha detto che appena possibile mollerà”

10 Lug 2013 15:07 - di Redazione

«Ho detto al presidente, faccia qualcosa perchè si è preso una responsabilità immane. E gli ho chiesto di tornare alle urne se necessario». Così Beppe Grillo in conferenza stampa al Senato, sull’incontro avuto insieme ad una delegazione di M5S con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Ho ringraziato Napolitano per la gentile accoglienza – ha spiegato Grillo – e per la sollecitudine. Gli ho espresso la mia preoccupazione per la condizione economica, sociale e politica del Paese». Con i grillini Napolitano avrebbe anche fatto previsioni sul suo settennato: «Ci ha detto che appena possibile mollerà, non ha le pile duracell», ha riferito il capogruppo M5S al Senato Nicola Morra.

Grillo sul suo blog il 2 luglio aveva chiesto di incontrare il capo dello Stato sollecitandolo ad andare in tv a dire la verità agli italiani sulla crisi, di «imporre» la cancellazione del Porcellum e di sciogliere il Parlamento: «Questa agonia non può durare» perché l’italiano «può diventare feroce». «La gente – dice l’ex comico – vuole prendere i fucili».

Concetti ripetuti al Colle, questa mattina. Per il leader del Movimento Cinque Stelle l’Italia è «una Caporetto e il Parlamento è esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo più una Repubblica parlamentare e forse non siamo più una democrazia». Temi ripetuti da mesi ossessivamente da Grillo, ribaditi al Colle e più tardi ai giornalisti con frasi apocalittiche: «La nazione è una pentola a pressione che sta per saltare. E il governo si balocca».

Nelle due ore di faccia a faccia con il capo dello Stato,  oltre ai presidenti dei deputati e dei senatori M5s, come riporta l’ufficio stampa del Quirinale c’era anche «il signor Gianroberto Casaleggio». Di che si è parlato? Anche di internet, spiega Grillo. «Il presidente è molto accorto. Non è ignaro delle nuove tecnologie». Le ragioni della presenza di Casaleggio? «Volevo fargli conoscere il cofondatore del movimento. Casaleggio è un manager. È una delle persone più preparate sul mondo del web. Perché non rilascia interviste? Ci sono persone che non hanno piacere a sentirsi chiedere quanto guadagnano. Sulla sua persona avete creato odio. Il mio 740 è libero. Perché mi dovete chiedere quanto guadagno? Andatevi a informare. Da due anni mezzo non lavoro».

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