Minime dal M5S (-7). Via pure la capolista nel Lazio in Senato: «È un partito personale»

28 Giu 2013 17:12 - di Redazione

La senatrice Fabiola Anitori ha lasciato il Movimento 5 Stelle per passare al gruppo Misto. «Non riconosco più l’impostazione iniziale del Movimento che é diventato proprio quel partito personale dallo stesso tanto criticato, con un sistema feudale di fedeltà che respinge o espelle chi dissente, chi non si alline»«, spiega la senatrice. «Gli avvenimenti registrati all’interno del M5S negli ultimi mesi mi hanno profondamente segnata, peraltro in un periodo molto delicato della mia vita», spiega la senatrice che era stata eletta nel Lazio come capolista. Con la sua defezione sale a quattro il numero degli ex senatori M5S, dopo l’espulsione di Marino Mastrangeli e Adele Gambaro e l’addio di Paola De Pin, in sette compresi i deputati. «Ogni tentativo di costruzione di una scelta politica – dice la Anitori – sulla base del confronto inteso come ricerca di punti di incontro, viene etichettata come tradimento o inciucio e ciò costringe ad un immobilismo ed una stagnazione che non porta da nessuna parte. Io credo e ho creduto al messaggio politico del cambiamento da attuare – prosegue la senatrice, 50 anni, insegnante di biologia in un liceo di Ostia –  però, attraverso il confronto democratico, sia interno che esterno, che ritengo un valore, una virtù repubblicana irrinunciabile e che non ritrovo nel Movimento Per questo, nella profonda convinzione di continuare a portare avanti le idee e i principi condivisi con i miei elettori nel rispetto della Costituzione, annuncio la decisione di lasciare il gruppo parlamentare M5S per passare al gruppo Misto».

Forse anche per questo stato di fibrillazione slitta anche il Restitution day dei parlamentari M5S. L’evento in programma per lunedì per celebrare la restituzione di metà dell’indennità e della parte non spesa della diaria, viene rinviato di qualche giorno. Ed è in forse, secondo quanto si apprende, anche la presenza di Beppe Grillo a Roma per l’occasione. All’origine del rinvio, ufficialmente, qualche problema tecnico nella rendicontazione. All’appello mancherebbero ancora dei parlamentari e la nuova defezione non aiuta all’immagine di c0mpattezza del Movimento.

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