La scomparsa di Marcello Staglieno, fondò il Giornale insieme con Montanelli
Marcello Staglieno è morto a Milano a 75 anni. Fu autorevole e dinamico direttore del Secolo d’Italia dal 1998 al 2000. Di antichissima e nobile famiglia genovese, Marcello Staglieno era nato nel capoluogo ligure il 17 dicembre del 1938. Giornalista, scrittore, saggista, fu senatore per due legislature, nel 1992 con la Lega Nord e nel 1994 con il Polo delle Libertà. Staglieno era intimo di Indro Montanelli, con il quale fondò il Giornale nel 1974 e del quale fu inviato del servizio Cultura sino al 1992, anno in cui lasciò la testata milanese per dedicarsi alla politica. Scrittore estremamente prolifico, traduttore, curatore di edizioni speciali, le sue opere spaziano dal saggio alla biografia, al romanzo, all’inchiesta politica. Accuratissima e affascinante la sua biografia, insieme con Montanelli, di Leo Longanesi, del quale entrambi i giornalisti erano estimatori e profondi conoscitori. A Giovanni Ansaldo dedicò Un conservatore tra antifascismo e fascismo, e al suo amico di sempre nel 2001 dedicò Montanelli, novant’anni controcorrente, scrivendo inoltre anche un saggio storico sul quotidiano da loro fondato, il Giornale 1974-1980. Grandissimo conoscitore delle letterature tedesca e inglese, pubblicò il saggio Spengler, Thomas Mann e Carl Schmitt. Del 2004 è Arnaldo e Benito, due fratelli, dedicato ai fratelli Mussolini, in cui il duce viene visto nel rapporto con suo fratello Arnaldo, che poi diverrà un grande giornalista, alla luce della gioventù povera ma spensierata e del grande affetto tra i due che la differenza di caratteri non affievolì mai. I suoi orizzonti spaziavano, e quindi ha dedicato dei saggi anche a Genova e alla Liguria, ma il fulcro dei suoi interessi rimasero sempre i maestri del giornalismo Longanesi e Montanelli, di cui si occupò in numerose altre pubblicazioni. Nell’ambito della sua attività politica realizzò libri-intervista con Gianfranco Miglio nel 1990, Una Costituzione per i prossimi trent’anni, e, nel 1999, con Gianfranco Fini, Un’Italia civile. Ma il Marcello Staglieno che abbiamo conosciuto in quei due anni al Secolo d’Italia era per noi oltre che un grandissimo signore, un collega scherzoso e diretto, un uomo di sterminata cultura che non ti faceva mai sentire la sua (indubbia) superiorità culturale dicendoci, quando ci chiamava nella sua stanza per affidarci qualche articolo: «Dai, prenditi una cadrega e fumiamoci una sigaretta»… I funerali si terranno venerdì 17 maggio alle 14,45 nella Basilica di San Babila a Milano.