Convinse una minorenne a vendere il neonato: in manette un ginecologo salernitano

8 Mag 2013 12:37 - di Redazione

Un ginecologo, Andrea Cozzolino, di Scafati (Salerno) è stato arrestato dalla polizia con l’ accusa di aver convinto una minorenne a vendere per 25.000 euro a una coppia il bambino del quale era incinta e che ha poi partorito. Nei confronti della coppia che ha acquistato il bambino, Elio Miranda e Carmela Giordano, residenti in provincia di Salerno, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’ obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Il ginecologo, in servizio nelle cliniche convenzionate Sant’Anna di Caserta e Santa Lucia di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), eseguiva aborti anche oltre i termini consentiti dalla legge 194. Per questo la minorenne si era presentata nella clinica Sant’Anna chiedendogli di interrompere la gravidanza. Di fronte alla richiesta di 6 mila euro avanzata dal medico, la minorenne aveva fatto presente la sua condizione di difficoltà economica. Lo specialista l’aveva allora convinta a partorire il bambino nella clinica Santa Lucia, promettendole aiuto per disfarsi del bambino ed evitare il riconoscimento del figlio. Il ginecologo aveva in realtà “promesso” ad una coppia della provincia di Salerno Carmela Giordano ed Elio Miranda, aspiranti genitori, di procurare loro un bambino in cambio della somma di 25 mila euro.

I fatti risalgono all’ottobre 2011. Le indagini della Squadra mobile della Questura di Caserta sono partite da una segnalazione della madre naturale a un centro anti-violenza di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dopo che si era accorta che il bambino venduto alla coppia risultava inserito nello stato di famiglia dei propri genitori e aveva presentato una denuncia. Il dottor Cozzolino aveva assicurato alla minorenne che il bambino sarebbe stato riconosciuto dai nuovi genitori, ma la direzione della clinica Santa Lucia, estranea alla compravendita, aveva comunicato al Comune di residenza della madre vera i dati anagrafici del neonato. La madre del neonato, che ha ottenuto che il bimbo fosse tolto alla coppia che l’ aveva acquistato ed affidato ad una casa famiglia, è indagata per violazione della legge sull’ adozione e l’affidamento dei minori; nei suoi confronti la Procura di Santa Maria Capua Vetere non ha chiesto l’ adozione di misure cautelari.

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