Antonio Rossi da collega canoista e politico difende la Idem: «Grillo è un campione solo nel criticare»

20 Mag 2013 11:27 - di Guido Liberati

Lei gli aveva dato del “patacca” alle Olimpiadi di Londra, lui ha atteso sette mesi per consumare la sua vendetta verbale. Lei è Josefa Idem, canoista plurimedagliata e ministro dello Sport e delle Pari opportunità, lui è Beppe Grillo, comico e leader del Movimento 5 Stelle: «Portare una canoista al governo, un po’ tedesca, è da scemi più che di sinistra». Ha scritto domenica Grillo suol suo blog in un post “Cos’é la destra? Cos’é la sinistra?”. Un intervento che non ha motivazioni politiche, ma solo un’antica acredine. Era il 5 agosto scorso, i Giochi londinesi in piena attività, e così Grillo criticava lo sport a cinque cerchi: «Alle Olimpiadi non vincono gli atleti ma le nazioni. Sono il trionfo del nazionalismo”: “Le Olimpiadi sono una versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell’informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali”, proseguiva il blog. Quattro giorni dopo, alla sua ultima gara olimpica, la Idem replicò con un colpo da kappaò, più da pugile che da canoista: «Grillo è un “patacca» (che in romagnolo è chi fa il grande o le spara grosse e colleziona brutte figure). «Lui – concluse l’azzurra – coglie le occasioni per avere visibilità e fare scalpore».

«È più facile per un comico diventare leader di un partito del 25 per cento, intercettando il malcontento della gente e criticando più che proponendo, piuttosto che per una canoista diventare ministro». Antonio Rossi, canoista azzurro tre volte medaglia d’oro olimpica, ha compiuto una parabola analoga a quella di Josefa Idem: dallo sport alla politica, ora è assessore allo sport per la Regione Lombardia. «Sì, è piu facile il percorso di Grillo. Con tutto il rispetto per i comici. Conosco Josefa, la sua serietà e la sua determinazione: è una buona scelta. E’ la stessa che Roberto Maroni ha fatto come me in Lombardia: lo sport dà qualcosa in più, me lo dice l’apprezzamento delle tante associazioni che incontro. E so che è così anche per la Idem».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *