Sui social network c’è già chi inneggia al cecchino anti-casta

29 Apr 2013 12:50 - di Redazione

Su Facebook nasce un gruppo pro-Preiti, l’uomo che ha sparato davanti a Palazzo Chigi ferendo due carabinieri. La notizia è stata pubblicata da  Huffington post e i commenti che si leggono sul sito fanno rabbrividire: «Sti bastardi ci fanno diventare matti. Guarda come ci siamo ridotti per colpa di ste m… e del parlamento». «Siamo allo stremo delle forze». Il gruppo si allarga ora dopo ora. In apertura di pagina il messaggio che si legge è chiaro: «Svegliamoci, questo signore non è uno squilibrato, è solo una persona stanca di farsi prendere in giro da questa classe politica. Non si vuol giustificare il ferimento delle persone incorso nell’atto ma dar voce a chi non è d’accordo con la vergogna che oggi la politica rappresenta». Da Palermo arriva il post: «Preiti è vittima del sistema politico in cui viviamo! ha sbagliato a sparare a quei poveri carabinieri che non c’entrano assolutamente nulla!! i colpevoli di questo triste evento è tutto dei nostri “amati parlamentari” che ci spingono ai limiti della sopravvivenza mentre loro riscaldano le poltrone e si continuano a mangiare l’Italia tra collusioni ecc.. senza fare nulla per la gente che si trova in mezzo a una strada… mi vergogno profondamente di questo Paese…».

Allucinante quest’altro ancora: «Preiti ha sbagliato. Adesso i carabinieri e gli altri tipo loro saranno protetti dalle persone, così potranno continuare delinquere, anche meglio di prima. Secondo me prima bisogna distruggerli tramite l’informazione (internet), poi si possono ipotizzare azioni fisiche. In fondo se loro vanno in guerra a sparare, perché una persona che si ritiene in stato di guerra con loro non può farlo? Verrai arrestato perché sono più forti, però anche e soprattutto secondo la loro logica non è un’azione sbagliata». Nei social network il dibattito è aperto, chiaramente non tutti sono d’accordo con la sparatoria, alcuni comprendono la sua disperazione e altri ancora non la condividono. Gira anche la foto dell’arresto di Preiti con commenti e valutazioni. Col passare delle ore su Facebook c’è anche un altro gruppo aperto: “Luigi Preiti: siamo con Te o siamo con loro?”.  Tra i post in evidenza c’è quello che pone il quesito se Preiti sia una vittima del sistema paese (di m…), un Manciuriam  Candidate (in riferimento al protagonista dell’omonimo film, un soldato in lotta contro la politica corrotta), una persona come noi. Altro gruppo: “Regaliamo un buono sconto per il poligono da tiro a Luigi Preiti, attentatore di Palazzo Chigi”. E poi tanti commenti in pagine varie dove per fortuna non mancano attestati di solidarietà ai carabinieri, incolpevoli rispetto all’avanzare di una crisi difficile che colpisce anche e soprattutto le forze dell’ordine.

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