Metro a Roma: partono i lavori della linea C (con particolare attenzione al Colosseo)
Lunedì 15 aprile prenderanno il via i lavori a Roma per la costruzione della tratta della nuova linea C della metropolitana, che collegherà San Giovanni al Colosseo. Ne ha dato l’annuncio Roma Metropolitane, la società capitolina che gestisce i lavori per la rete sotterranea. Per la completa realizzazione dell’opera, che prevede tre nuovi chilometri di strada ferrata e due nuove stazioni (Amba Aradam Ipponio e Fori Imperiali/Colosseo), saranno necessari 84 mesi di lavoro, pari a sette anni, senza mai interrompere il traffico veicolare. I cantieri coinvolgeranno luoghi storici della Capitale, come via dei Fori Imperiali e piazza Celimontana. Proprio per questo i lavori seguiranno un cronoprogramma ben preciso ed accurato in modo da essere poco invasivi. Dal 15 aprile al 31 maggio sarà interessata l’area dei Fori Imperiali, dove saranno realizzati nuovi marciapiedi e nuove strutture che andranno a modificare la circolazione veicolare. Fino al 24 maggio i cantieri saranno aperti anche a piazza Celimontana, sul colle Oppio, con l’occupazione di una parte del parcheggio antistante l’ospedale militare del Celio. Cantieri saranno allestiti anche nei giardini di piazzale Ipponio e in quelli di via Sannio. Attenzione particolare, durante questa fase dei lavori, sarà dedicata al Colosseo, sul quale quasi contemporaneamente dovrebbero partire i lavori di ristrutturazione dopo il via libera del Tar dello scorso febbraio. Il rischio crolli è dietro l’angolo, anche se tutti gli studi progettuali, come ha precisato due settimane fa lo stesso sindaco Alemanno durante un sopralluogo alle aree dei cantieri, non hanno evidenziato «elementi che possano far pensare a rischi per il Colosseo». I lavori per la tratta T3, come hanno annunciato i vertici di Metro C, costeranno circa 792 milioni di euro, per il totale di circa «130 milioni al km tutto compreso, chiavi in mano», come ha spiegato a fine marzo il presidente Franco Cristini. La linea C della metropolitana romana, dunque, continua la corsa per collegare con i suoi 21,5 km il centro con la periferia, e cioè Monte Compatri-Pantano con i Fori Imperiali. «La metro C è l’opera infrastrutturale più importante oggi in Italia – ha detto il primo cittadino – Con il completamento della tratta tra Pantano e Centocelle stiamo davvero per consegnare la linea C. Abbiamo così vinto una battaglia per Roma». Il sindaco ha poi sottolineato l’impegno dell’Amministrazione capitolina per portare la linea C almeno fino a piazza Venezia. «Ma vogliamo fare in modo – ha aggiunto – che arrivi fino alla Farnesina così come è previsto dal progetto originale. Per quest’ultima tratta sicuramente il project financing da solo non basterà, bisogna chiedere risorse pubbliche».
Durante la visita col suo camper al quartiere Giardinetti (ottavo municipio), nella periferia sud-est di Roma, una delle criticità emerse è stata quella riguardante il restringimento del corso di un torrente, intubato proprio per costruire la linea C della metropolitana, che non si sa quanto influisca sulla conseguente diminuzione dello spazio sotto i ponti, quasi ostruiti. «Qui ci sono tutte le contraddizioni della metro C – ha osservato Alemanno – da un lato una grande opportunità perché finalmente questa zona sarà collegata progressivamente con il centro di Roma cambiando il livello sociale ed economico della stessa zona e il valore degli edifici; dall’altro lato ci sono una serie di operazioni e di lavori complementari che devono essere risolti come l’intubazione di questo fosso per evitare che si intasi. Se si dovesse capire che i lavori della metro C hanno creato un problema, ci devono rimettere le mani». Il sindaco ha poi ascoltato Salvatore Cocco, un pastore sardo che non può più far pascolare le sue 800 pecore in una zona troppo urbanizzata: «Proveremo a ospitarlo in una delle nostre aziende agricole perché ha tutte le certificazioni necessarie».