Grillo s’inventa uomo mascherato. Per fare notizia senza rispondere alle domande
Guai a fargli domande. Non ti risponde. Forse perché di idee ne ha poche e confuse. Guai a capire qual è la sua ricetta economica. Ti becchi un “vaffa”. Per non scivolare, il rivoluzionario che fa lo snob e il comico che sfiora il grottesco, preferisce mascherarsi. Un po’ da Batman e un po’ da sub: «Non mi rovinate la duna!», così Beppe Grillo si è rivolto ai giornalisti uscendo per qualche istante sul cortile della sua casa al mare, a Marina di Bibbona in provincia di Livorno. Ecco come si è presentato l’uomo-chiave per la formazione del nuovo governo e del futuro del Paese. Completamente imbacuccato, gli mancava solo il mantello. Per non farsi riprendere dalle telecamere e non farsi immortalare dai fotografi ha indossato pantaloni grigi di una tuta da ginnastica, un piumino blu, sciarpa scura tirata su fin sotto gli occhi, occhiali scuri e un berretto di lana. Poi è tornato dentro la casa circondata da dune dove è riunito con alcuni suoi collaboratori. Le sue abitazioni, private e politiche, sono praticamente una Ztl a orario ininterrotto. Allergico ai giornalisti e allergico soprattutto alle domande e ai confronti. Non pare che si stia ammazzando di lavoro alla luce del consenso ottenuto che imporrebbe una qualche assunzione di responsabilità e non un travestimento. Le cronache dei giornali locali dicono che si è recato alla Piramide, una palestra di Cecina che lui frequenta da anni e dove si era allenato anche per la traversata dello Stretto di Messina. Palestra, nuotata in piscina, poi è tornato a casa. Quando Grillo soggiorna da queste parti di solito frequenta il ristorante “Il Bolognese da Sauro” ma si è fatto portare il pasto a domicilio, barricato nel suo eremo. Prudenza. Qualcuno gli avrebbe potuto chiedere che rapporto c’è tra recessione e consumi. Meglio non rischiare.