Blitz in Parlamento dei neoeletti del M5S: vogliamo vedere le carte…
Si presentano con un blitz in Parlamento i deputati e senatori grillini calati a Roma. Non si fidano. «Vogliamo leggere le carte – dicono all’unisono poco dopo aver varcato il portone di Montecitorio – e avere tutte le informazioni possibili prima di firmare le carte» per diventare parlamentari. Non male come esordio. Il primo gruppo, non numeroso, arriva da Piemonte e Lombardia con l’intenzione di portarsi via «tutte le carte» che a giorni dovranno firmare per capire come riorganizzare i fondi a disposizione di deputati, senatori e gruppi. Nel giro di un’ora, il gruppo si infoltisce (mentre qualcuno si dirige al Senato) e più tardi viene accolto nella stanza del Servizio competenza dei parlamentari. Tra lo sconcerto sono accolti da funzionari e commessi, come pesci fuor d’acqua: «È questa la strada?», chiede uno di loro arrivato nell’ampio corridoio dove si trova la stanza della riunione. Dialogo surreale: «Come? – replica un commesso – questa non è una strada, è il corridoio del secondo piano, quello delle tribune e della Presidenza…». «Sì, sì…scherzavo!», replica il neoletto. Fatto sta che non essendo ancora stati proclamati, i futuri membri del Parlamento inizialmente erano rimasti bloccati tra l’ingresso e i tornelli dei controlli. Contattata quindi inizialmente per telefono, l’amministrazione della Camera ha poi organizzato un incontro. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sono intanto arrivati a Roma per partecipare alla riunione con tutti i parlamentari eletti del M5S che si svolge all’hotel Universo. Al suo arrivo Grillo ha scherzato con i neoparlamentari: “Adesso – ha detto – diamo la fiducia a Bersani”.