Sul Pd esplode anche il caso del “Colle di scambio”. Monti svela: mi offrirono la poltrona di Napolitano…
Prima dell’avvio della campagna elettorale si trattò su tutto, come al mercato della vacche, perfino sulla poltrona di presidente della Repubblica, trattata a mo’ di sgabello da spostare sotto il sedere dei vari personaggi che in qualche modo potevano ostacolare la corsa a Palazzo Chigi. Il partito più “indiziato” di questo mercanteggiamento è il Pd, si cui grava il sospetto di aver formulato una “proposta indecente” al professore, che egli stesso svela: «Mi fu offerto il Quirinale oppure una posizione di quasi vertice o di vertice nel governo se non mi fossi candidato alle Politiche». Monti non fa nomi, ma il destinatario dell’accusa sembra chiaro, quel Pierluigi Bersani che a causa della scesa in campo del professore bocconiano ora rischia di perdere delle elezioni che sembravano ormai acquisite. Non a caso, a metà giornata, spunta la famosa coda di paglia di Bersani, che commenta: «Credo che non ci sia nessuno che possa offrire il Quirinale, certamente ci può essere chi non avrebbe escluso un’ipotesi del genere. È andata in un altro modo», dice il segretario del Pd, lasciando il tutto avvolto nel mistero». Il Pdl, invece, incalza il premier e chiede la verità: «Vorremmo sapere, infatti, dal professor Monti chi e in quale contesto, gli avrebbe offerto la successione a Napolitano, in cambio di un suo disimpegno dalle elezioni politiche. Attendiamo una risposta in tempi rapidi dal premier uscente». Ma da quel fronte, statene certi, risposte non ne arriveranno più.