La Merkel fa l’europeista. Ma il trucco c’è (e si vede)
Una conversione a tutto tondo, da antieuropeista (di fatto) a europeista (a parole). Angela Merkel cambia strategia, usa alcuni trucchetti – il titolo è lo stesso, i contenuti sono annacquati – e lancia nuovi slogan per stringere i partner europei nelle sue mani, trasformate in tenaglie politico-economiche. L’Italia, come del resto gli altri Paesi, subiscono oggi la dittatura della cancelliera tedesca che sembra volere un euro a uso e consumo della Germania. Ma la Germania, anche se è lo Stato più forte e importante del Vecchio Continente, non è l’Europa. Non sempre le necessità e le aspirazioni dei tedeschi coincidono con quelle degli italiani, dei francesi, degli spagnoli e di tutti gli altri. E lo dimostra la vicenda italiana: Silvio Berlusconi è arrivato a dimettersi piuttosto che applicare per intero una ricetta che prevedeva più tasse e meno pensioni, con sullo sfondo lo spettro della Grecia.
Leggi l’articolo in versione integrale sul Secolo d’Italia del 10 gennaio