Europee, FdI punta sulla Fiamma. Urso: «È un simbolo vincente, mica come il Pd…»

12 Gen 2019 11:40 - di Redazione

La Fiamma tricolore alle europee ci sarà. Nel simbolo di FdI. A confermarlo è stato il senatore Adolfo Urso, intervistato in relazione alla tentazione del Pd di presentarsi senza il suo “marchio” storico. «Il nostro non è un brand perdente come quello del Pd. Una cosa sono i brand scaduti, un’altra quelli vincenti…», ha ricordato Urso, ribadendo quindi che al voto di maggio il simbolo del partito guidato da Giorgia Meloni «non cambierà». Un dibattito, semmai, esiste per il futuro, come spiegato da Guido Crosetto. «È  un tema di cui si è parlato, ma per adesso non è in agenda», ha chiarito il coordinatore del partito.

Per le europee Fiamma e patto federativo

Una scelta che, ha spiegato Urso nella sua intervista all’Adnkronos, non inficia il percorso di apertura intrapreso da FdI con il progetto federativo e che alle europee porterà alla formazione di liste «in gran parte aperte a esponenti esterni al partito», come i rappresentanti delle «forze politiche con cui abbiamo siglato accordi programmatici politico-elettorali» e gli «esponenti della società civile, produttiva e culturale del Paese» che hanno scelto di impegnarsi con FdI.

Il contributo della società civile

Per quanto riguarda gli accordi politici «Fratelli d’Italia – ha aggiunto Urso – ha aderito al gruppo europeo dei Conservatori e sovranisti, che deriva da quello realizzato allora dai Conservatori e riformisti di Raffaele Fitto. Nella nostra lista ci saranno quindi Fitto e altri esponenti del suo gruppo. Ma è un patto che va oltre le elezioni europee», ha ricordato il senatore, spiegando che sul fronte della società civile, poi, con FdI «ci sarà alle europee anche il Popolo delle Partite Iva, movimenti locali, autonomisti, e forze sociali».

Un dibattito proiettato in avanti

È stato poi Crosetto a spiegare che «nel percorso individuato da Meloni insieme altre realtà presenti nelle liste per le europee, da Fitto a Storace, si è parlato di un futuro che passa anche per il simbolo, ma alle europee il logo non cambierà». «Visto che il percorso di Meloni è quello di creare un soggetto più ampio, in questo allargamento la possibilità di discutere sulla evoluzione del simbolo c’è. Ma per le europee non si è posto il problema», ha ribadito il coordinatore di FdI, aggiungendo che esiste ancora «un problema di riconoscibilità» che «non si può mettere in discussione subito, perché a differenza di altri partiti non disponiamo di “cannoni comunicativi”».

Commenti

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  • Giuseppe Tolu 12 Gennaio 2019

    Quella fiamma non si spegnerà mai, mai e poi mai!