Strasburgo, da Abdeslam ad Anis Amri, i terroristi riusciti a fuggire dopo le stragi

13 Dic 2018 17:22 - di Redazione
Il terrorista Amri alla Stazione Centrale di Milano

Il terrorista Cherif Chekatt è in fuga da due giorni, dopo l’attacco al mercatino di Natale di Strasburgo. E la caccia al 29enne di origini algerine coinvolge, in Francia, 720 tra poliziotti, militari e uomini della gendarmeria e si estende a tutta la regione dell’Alsazia.

Chekatt si sarebbe inizialmente rifugiato nel quartiere di Neudorf, dove le forze dell’ordine hanno effettuato un primo, infruttuoso blitz.
I controlli si estendono fino al confine con la Svizzera, lontano poco più di 120 chilometri, e soprattutto con la Germania, dove il terrorista – apparentemente ferito dopo la sparatoria di martedì – potrebbe aver cercato rifugio.

Il perimetro da setacciare rischia di allargarsi ora dopo ora, con il concreto pericolo di assistere ad un copione già visto in passato dopo la strage compiuta a Parigi il 13 novembre 2015.

La latitanza del terrorista Salah Abdeslam, il principale ricercato dopo l’attacco al Bataclan, è durata 4 mesi.
L’uomo è stato catturato solo il 18 marzo del 2016 a Bruxelles, dove è stato arrestato al termine di una maxioperazione delle forze speciali in un edificio di Molenbeek, il quartiere della capitale belga da dove si era mosso il commando.
Nelle stesse ore, sono stati arrestati i componenti di un nucleo familiare che aveva offerto riparo al terrorista durante la fuga.

Quattro giorni dopo, il 22 marzo, Bruxelles è stata scossa dagli attacchi che all’aeroporto e nella metro hanno provocato 32 morti e 340 feriti. Tre terroristi, come hanno poi chiarito gli investigatori, si sono fatti esplodere nell’azione suicida.

Il terrorista Mohamed Abrini, che ha partecipato all’attacco condotto all’aeroporto, invece, è fuggito dopo la strage ed è stato catturato dopo due settimane di latitanza: l’8 aprile è stato scovato nel quartiere di Anderlecht.

E’ durata invece solo quattro giorni, alla fine del 2016, la latitanza di Anis Amri, autore della strage al mercatino di Natale di Berlino: il tunisino, il 19 dicembre di 2 anni fa, ha travolto la folla con un camion provocando la morte di 12 persone e il ferimento di altre 56.
L’attentatore, fuggito dalla Germania, è arrivato in treno in Italia attraverso la Francia.
Alle porte di Milano, il 23 dicembre, è finito nella rete dei controlli attuati dalla polizia italiana. Nello scontro a fuoco con 2 agenti, è stato ucciso.

Breve, brevissima, anche la fuga di Cherif e Saïd Kouachi, i due fratelli terroristi che il 7 gennaio 2015 hanno compiuto la strage nella redazione di Charlie Hebdo, uccidendo nella loro azione in totale 12 persone e ferendone 11.

I due terroristi sono morti nello scontro con le forze dell’ordine il 9 gennaio. Nelle stesse ore un complice dei fratelli, il terrorista Amedy Coulibaly, ha freddato una poliziotta e si è barricato in un supermercato kosher: ha provocato la morte di 4 ostaggi prima di essere ucciso dalla polizia.

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