Le prossime due mosse di Salvini: più centri di espulsione e sgomberi nelle città

10 Dic 2018 12:21 - di Giorgio Sigona

Altre due mosse, che faranno venire i mal di pancia ai cinquestelle vicini a Fico da una parte e alla sinistra dall’altra. La prima: «Raddoppierò i centri d’espulsione», ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, intervenuto al “Morning Show” di Radio Globo. «Stiamo riattivando questi centri in varie Regioni e identificando nuove strutture per raddoppiarne il numero. In 6 mesi abbiamo riavviato una macchina completamente bloccata. Entro l’inizio dell’anno vedremo i primi risultati per raddoppiare i posti disponibili nei centri d’espulsione», ha detto Salvini, passando poi a commentare su Facebook lo sgombero dell’ex Penicillina a Roma: «Sono orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni. Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città», scrive. «Aggressioni, rapine, accoltellamenti, furti e violenze erano all’ordine del giorno. Le poche decine di persone regolari e realmente bisognose saranno prese in carico dalle istituzioni – prosegue il vicepremier e ministro dell’Interno – I 35 rintracciati nella struttura sono stati portati in questura per accertamenti: in caso di irregolarità saranno espulsi. Gli altri sono e saranno individuati, seguiti e identificati ovunque si trovino. È un altro giorno all’insegna dell’ordine e della legalità. Nelle prossime settimane sono già previsti altri sgomberi nella Capitale e in tante altre città italiane», ha annunciato Salvini. Poi un’altra questione: «La Regione Lombardia dà 400 euro al mese di contributo ai padri separati. Conosco questa drammatica realtà e vorrei allargare a tutta l’Italia questo fondo. Con questi 400 euro si potrebbe fare la differenza e ridare dignità a un padre per rivedere i suoi figli».

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