«Stop alla propaganda gender nelle scuole»: il Miur dà ragione al Family Day

22 Nov 2018 16:50 - di Redazione

«Diceva Ghandi: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Con la circolare del Ministero dell’Istruzione in cui viene riconosciuto il diritto di priorità educativa dei genitori è stato premiato lo sforzo e l’impegno con i quali l’associazionismo del Family Day, superando offese e insulti ha portato avanti la battaglia per il diritto dei genitori al consenso informato nelle scuole»: è quanto hanno dichiarato Pro Vita e Generazione Famiglia, tra le associazioni promotrici del Family Day, dopo aver preso visione della circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca sul piano triennale dell’offerta formativa alle famiglie.

Per Toni Brandi, presidente di Pro Vita, «un grazie speciale va rivolto al Ministro dell’Istruzione Bussetti, perché ha sottolineato con questa circolare, quindi nero su bianco, la necessità che l’informazione alle famiglie sia d’ora in poi, esaustiva e tempestiva rispetto all’offerta formativa, rispettando quindi l’articolo 26/3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che enuncia che i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli».

«Combattere per l’ ovvio» è una battaglia che può sembrare paradossale ai giorni d’oggi – ha aggiunto Toni Brandi – ma questa storia dimostra come genitori, semplici cittadini disposti a scendere in campo e a lottare contro il potere politico ingiusto possano cambiare il futuro. Le famiglie non devono e non possono cedere nemmeno di un millimetro rispetto al gender e ai suoi “errori della mente” come li ha definiti Papa Francesco»

Per Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia «si va avanti, non faremo un passo indietro, pretenderemo l’attuazione di questa circolare, continueremo a presidiare le scuole dei nostri figli contro la colonizzazione ideologica di progetti ispirati alla dittatura gender».

«Si tratta – ha continuato Coghe –  di una grande vittoria dei genitori che sono stati in trincea nelle scuole e di noi associazioni che li abbiamo supportati, accompagnati e rappresentati davanti a tre ministri diversi, dal 2013, passando per i family day, fino ad oggi»  .

Anche Coghe ha ringraziato il ministro Bussetti “che finalmente riconosce chiaramente il diritto di priorità educativa dei genitori, il diritto di conoscere e in caso esonerare i proprio figli da attività sensibili che non si accordano con la propria morale”. Grazie Ministro Bussetti, concludono i due presidenti.

Commenti

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  • Angela. 23 Novembre 2018

    Ma il Vaticano che dovrebbe stare dalla parte della famiglia che dice?Quel Signore vestito di bianco che fa ?non parla?ma come!ci ossessiona con l’accoglienza dei migranti(musulmani)e non spende una parola sulla sacralità della famiglia? Gradirei che ci ossessionasse sul fatto che la famiglia è composta da una mamma ,da un papà e dai figli,che si vogliono bene e che festeggiano insieme il Natale,Pasqua e tutte le feste cattoliche cristiane…ricordiamoglielo che la famiglia è iifondamento della società passata ,presente e futura.

    • Andrea 24 Novembre 2018

      Se ha letto l’articolo, c’è scritto che Papa Francesco ha definito il gender “un errore della mente”…

  • Alberto 23 Novembre 2018

    Quando, oltre alla fede, si perde anche il riconoscimento del “naturalmente” corretto, allora si spalancano le porte ad ogni tipo di devianza. Che pena questi gender.

    • Roberta Bruni 24 Novembre 2018

      Questo dimostra che la gente non legge! Papa Francesco che quella signora definisce “Quel Signore vestito di bianco” non ha proprio letto l’articolo!

  • valerie 23 Novembre 2018

    Sì date ragione a chi vi pare. Questi sono tra le lobbies più potenti del mondo e hanno tutti i poteri economici e finanziari e buona parte dei politici dalla loro, sai cosa se ne fregano del consulto del Miur. Continueranno a fare i comodi loro aum aum, senza far trapelare niente, anzi se trapela qualcosa ancora meglio, perché nelle loro strategie di base dichiarate c’è la proliferazione continua di dibattiti per superare lo step 0 dell’indicibilità e dell’indifferenza al tema, e procedere passettino dopo passettino alla normalizzazione.

  • Bob 23 Novembre 2018

    degenerati immondi. Viva la famiglia secondo natura, un uomo e una donna. Il resto è immondizia da spazzare via

  • Civis 23 Novembre 2018

    Bravi, un buon risultato, che però andrà difeso, nella sostanza e alla lettera, perché scardina l’organizzazione scolastica attuale, che si decide molti mesi dopo l’iscrizione alla scuola.

  • serena 23 Novembre 2018

    Grembiuli blu e rosa. grazie

  • Leonardo Corso 23 Novembre 2018

    Basta con questi depravati . Le istituzioni devono tutelare famiglie e i giovani con sani principi e educarli alla sana dottrina. Ed avere timore di Dio che ha fatto l’uomo e la Donna e non porcherie onventati da pervertiti e peccatori.