Predappio, il 28 ottobre in piazza neofascisti e Anpi col permesso della questura

26 Ott 2018 13:41 - di Redazione

Si è riunito giovedì a Forlì il Comitato per l’Ordine e la sicurezza con prefetto, questore, responsabili di tutte le forze dell’ordine e sindaco di Predappio e ha concesso l’autorizzazione ai due cortei contrapposti che il 28 ottobre, domenica prossima, si fronteggeranno nella cittadina romagnola che ha dato i natali a Benito Mussolini: il corteo commemorativo della marcia su Roma partirà la mattina alle 10,30 da piazza Sant’Antonio al cimitero di San Cassiano, dove è seppellito Mussolini, ed è organizzato dall’associazione Arditi d’Italia; la manifestazione dell’Anpi prevede un corteo dopo uno spettacolo al teatro comunale con arrivo al circolo Arci di via Gramsci dove avrà luogo l’iniziativa della “tagliatella antifascista”.

Il via libera a entrambe le manifestazioni non è stato gradito dall’Anpi nazionale che in un comunicato afferma: “Apprendiamo dalla stampa, con profonda indignazione, dell’autorizzazione al corteo fascista del 28 ottobre a Predappio. Vigileremo il 28 ottobre sul rispetto della legalità – si legge in una nota -. Qualora, come temiamo fortemente, vi fossero condotte di esaltazione del fascismo, si procederà con una denuncia all’autorità giudiziaria. Colpisce però che, proprio nel giorno dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo di una risoluzione che chiede la messa al bando delle organizzazioni neofasciste e neonaziste, venga dato spazio ad una manifestazione di inoppugnabile marca fascista”.

Commenti

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  • Giuseppe La Porta 27 Ottobre 2018

    Se c’è una legge che deve essere approvata sia a livello nazionale che europeo è la messa al bando delle organizzazioni antifasciste e comuniste che seminano odio e divisione . Leviamo i contributi pubblici all’Anpi. Io non voglio che manco un centesimo delle mie tasse vada nelle tasche di questi seminatori di odio.

  • Stefano 27 Ottobre 2018

    A Carlo cambia spacciatore

  • carlo 26 Ottobre 2018

    E l occasione per fare un altra marcia su roma per spedire al mittente tutti i negri e i centri sociali la fine che fu del giornale l avanti