“Dammi 100 euro dalla busta paga o ti licenzio”, così il capo ricattava i dipendenti

5 Ott 2018 11:58 - di Elsa Corsini
finanziere suicida

“Ti trattengo 100 euro dalla busta paga oppure ti licenzio…”. Questo il messaggio rivolto ad alcuni dipendenti che non accettavano di corrispondere, al datore di lavoro, la somma al momento del pagamento dello stipendio. Ad accertare il ricatto è stata la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine che ha portato alla denuncia del direttore di una società di servizi alberghieri per estorsione e dell’amministratore  per reati fiscali. Durante le verifiche è emersa anche un’evasione per 400.000 euro nonché indebite compensazioni per oltre 120.000 euro.  L’operazione ha coinvolto una società operante in Alta Val di Susa, specializzata nella fornitura di servizi alberghieri che ha potuto disporre, in questi ultimi anni, di una forza lavoro di oltre mille dipendenti impiegati nelle 24 sedi dislocate in tutta Italia, dal Piemonte al Trentino, da Alghero ad alcune località del litorale Toscano, sino ad arrivare nell’alto Friuli. Le indagini dei finanzieri hanno appurato che la società, oltre a non versare le ritenute previdenziali, avrebbe anche ignorato le più basilari norme a tutela del lavoratore, dalla mancata concessione di adeguati turni di riposo al personale, fino all’assenza di qualsivoglia comunicazione circa l’instaurazione del rapporto di lavoro o la cessazione di quest’ultimo. Infine è stata accertata l’evasione della tassa di soggiorno, quantificata dagli inquirenti in oltre 10.000 euro.

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