Il terremoto uccide ancora: sfollato da 2 anni, titolare di un B&B si lancia dal 6° piano

2 Mag 2018 10:00 - di Ginevra Sorrentino

Il lungo addio si celebra su Facebook, dove su almeno due delle pagine ufficiali di cui il 56enne originario di Castelsantangelo sul Nera faceva parte, amici e sodali del dramma del terremoto oggi rendono giustizia al dramma di un uomo che non ce la faceva più e in un momento di estremo coraggio, o di terribile debolezza, si è suicidato lanciandosi da una finestra dell’abitazione in cui viveva da sfollato dopo il sisma insieme alla moglie, ad Alba Adriatica (Te).

A due anni dal terremoto, sfollato si suicida

Un doloroso commiato, quello affidato ai post social, che testimoniano l’amore della vittima per la propria terra e quell’inaccettabile sfratto dalle proprie radici, dalla propria casa, quella sentenza di allontanamento coatto emanata dal terremoto, arrivata all’improvviso a stravolgere una vita, fino al punto da metterne in discussione senso e valore. L’uomo, 56 anni, ex titolare di alcuni bed and breakfast danneggiati dal sisma, era originario di Castelsantangelo sul Nera, nel maceratese, e quel trasloco imposto dalla circostanze e reso praticamente interminabile dalla lungaggini di una burocrazia sorda alle esigenze di persone, famiglie, vite – complice anche una dimostrata sul campo incapacità d’intervento risolutivo, e meno che mai tempestivo – fatto sta l’ex terremotato, ex titolare di attività turistiche, ex maceratese in trasferta altrove, ha voluto chiudere con tutto e ha scelto di diventare semplicemente un ex: di tutto.

L’addio su Facebook di amici e compagni di sventura

«Ciao Massimo, oggi per chi di noi ti aveva conosciuto è stata una giornata molto triste», si legge in un post delle scorse ore sulla pagina Facebook di Brigate di Solidarietà Attiva Terremoto Centro Italia. «Quanto abbia inciso il dramma del terremoto e l’assenza di prospettive, non sta a noi dirlo – prosegue il post – Certo è che il tempo dilatato che ti logora, il muro di gomma di una burocrazia impassibile, l’inettitudine della gestione post sisma sono una coltre che pesa nell’animo di ogni terremotato. Noi vogliamo ricordarti così, insieme a noi mentre ancora ridi. Insieme a noi rimarrai». Messaggi di cordoglio anche sulla pagina Facebook Salviamo l’Orso. «Avreste dovuto conoscerlo per capire chi abbiamo perso – si legge in un post – Chi lo conosceva sa bene quanta passione e quante energie ha profuso per la tutela della Natura dei “suoi” amati Monti Sibillini. Dei brevi e non numerosi incontri con lui nelle terre degli Ernici e in quelle della Sibilla conserviamo un luminoso ricordo».

Commenti

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  • Alessandra Buonvicini 3 Maggio 2018

    Non ho parole…aiutiamo gli stranieri e non gli Italiani!!! I nostri politici si devono vergognare!!!