Prato, spacciavano ai ragazzi nei circoli ricreativi: arrestati due pusher marocchini

27 Apr 2018 13:19 - di Redazione
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A quanto dovremmo desumere dagli episodi che la cronaca registra ogni giorno e dal nord al sud del Belpaese, sembra proprio che la prima cosa che gli stranieri da noi accolti e ospitati imparano a fare loro sia l’arte dell’arrangiarsi. E a confermarlo arriva, guarda caso, l’ultimo episodio criminale scoperto e denunciato dai carabinieri dopo un anno di indagini serrate e particolarmente accurate, grazie alle quali i militari hanno individuato e fermato due pusher marocchini che, ambientatisi in un piccolo paese del Pratese, hanno saputo accentrare nelle loro mani il business dello spaccio di droga locale, quasi esclusivamente a loro appannaggio e a lungo segreto e impunito, grazie alla tranquillità della cittadina. Non solo: il business dei due pusher marocchini si svolgeva praticamente in esclusiva e dunque con esiti decisamente più soddisfacenti potendo contare i 2 pusher nordafricani su una minore concorrenza di altri spacciatori, diversamente da come succedeva a Prato o da quello che sarebbe potuto accadere nelle altre città toscane.

Beccati due pusher marocchini: spacciavano nei circoli ricreativi dei giovani

Così, dopo aver monitoriate mosse spostamenti, affari e giri criminali limitrofi, i carabinieri del nucleo investigativo di Prato hanno eseguito all’alba due arresti in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Pistoia a carico di due cittadini marocchini, rispettivamente di 53 anni e 21 anni. I due sono accusati di spaccio di stupefacenti, in particolare cocaina, aggravato dal fatto che lo scambio avveniva nei luoghi di ritrovo di giovanissimi, in particolare in diversi circoli ricreativi della loro zona d’azione. L’indagine condotta dalla squadra antidroga del nucleo investigativo di Prato è durata un anno – tra l’ottobre 2016 e l’ottobre 2017 – nel corso del quale durante le consuete attività antidroga i carabinieri hanno notato e approfondito gli aspetti inerenti lo spaccio nei paesi della provincia pratese. I militari, infatti, da un certo momento in poi, hanno cominciato a rilevare, prima, e a verificare, poi, che alcuni marocchini avevano trasferito i loro interessi a Poggio a Caiano, sfruttando la quiete della zona e un raggio d’azione particolarmente popolato da giovani e giovanissimi da attirare e sfruttare per i loro loschi affari.

Vendevano oltre 20 dosi di cocaina al giorno

Le indagini si sono da subito concentrate su alcuni circoli giudicati proprio terreno fertile per la massiccia presenza di giovani che, purtroppo, oltre ad essere consumatori, hanno anche garantito una rete di protezione attorno ai due spacciatori, rendendo molto difficile l’intervento dei militari. Ma gli investigatori non si sono persi d’animo, anzi analizzando il traffico telefonico hanno identificato i principali assuntori che, una volta convocati in caserma non hanno potuto negare l’evidenza ed hanno raccontato i metodi e la frequenza con cui acquistavano gli stupefacenti, riscontrando anche molte cessioni nel territorio di Quarrata (Pistoia). Le indagini hanno evidenziato che ogni spacciatore arrivava anche a cedere oltre 20 dosi di cocaina al giorno. Gli elementi raccolti sono stati messi a disposizione della Procura di Pistoia che ha coordinato le indagini e sono sfociati nella misura restrittiva degli arresti eseguiti oggi. La Procura di Pistoia ha contestato ai due indagati anche l’aggravante in considerazione che lo spaccio avveniva proprio nei luoghi frequentati da giovani. I due marocchini sono stati quindi trasferiti nel carcere di Pistoia in attesa dell’interrogatorio di garanzia del giudice.

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