Il caffè può causare il cancro, arriva la sentenza: sia scritto sulle avvertenze

30 Mar 2018 13:50 - di Redazione

La sentenza arriva come una mannaia che si abbatte sulla testa dei produttori dell’aromatico chicco: il caffè può provocare il cancro? E allora un giudice americano sentenzia che sia apposta a riguardo una specifica etichetta sulle avvertenze.

Il caffè può causare il cancro? Va scritto nelle avvertenze

Brutte notizie per gli amanti del caffè (e per i suoi imprenditori soprattutto). Un giudice dello Stato della California ha deciso che i produttori dovranno informare i clienti, con etichette “ad hoc” come per le sigarette, che la bevanda può causare il cancro. Il motivo sarebbe che il caffè contiene un composto chimico ritenuto tossico, l’acrilammide. La sostanza si produce nella fase di preparazione ma è presente anche nella bevanda finale, seppur in lievissime quantità. Alla base della sentenza americana, destinata a far discutere, c’è una causa intentata dall’associazione no-profit Council for Education and Research on Toxics contro le catene americane che vendono caffè. Secondo l’associazione, i coffee-bar, tra cui anche Starbucks, dovrebbero avvertire i loro dipendenti e i clienti che nel locali si usano prodotti (tra cui anche il caffè) contenenti sostanze dannose, come previsto da una legge statale nota come “Proposition 65”. Il giudice Elihu Berle, che ha emesso la sentenza, ha rilevato innanzitutto che produttori e distributori non sono riusciti a dimostrare che il caffè non sia dannoso per la salute umana. La risposta dei produttori non si è fatta attendere. L‘Us National Coffee Association (Nca) ha replicato che questo tipo di avvertenza non «migliorerebbe la salute pubblica. Il caffè, è stato dimostrato più e più volte, è una bevanda salutare», ha affermato William Murray, presidente della Nca.

Ecco qual è la sostanza chimica “incriminata”

L‘acrilammide è una sostanza chimica che si forma naturalmente in alcuni alimenti durante la cottura ad alte temperature come frittura, cottura al forno e alla griglia. L’acrilammide – riporta dunque l’Efsa, l’Autorità europea sulla sicurezza alimentare si trova in alimenti come patatine, patate fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè. Il 4 giugno 2015 l’Esa ha pubblicato la sua prima valutazione completa dei rischi da acrilammide negli alimenti. Gli esperti del gruppo scientifico sui contaminanti nella catena alimentare (Contam) hanno ribadito le loro precedenti valutazioni in base alle quali «l’acrilammide presente negli alimenti può aumentare il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori per tutte le fasce d’età». Nel 2016, poi, l’agenzia dell’Oms per la ricerca sul cancro (International Agency for Research on Cancer, Iarc) ha stabilito che «non ci sono prove sufficienti per stabilire che il caffè ha un effetto cancerogeno», e questo dopo aver riesaminato oltre mille studi scientifici. La questione rimane aperta, ma con riserva.

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