San Pietroburgo, ecco il video dell’attentatore che piazza la bomba

28 Dic 2017 11:40 - di Paolo Lami

Un uomo con il cappuccio del giubbotto verde calato sul volto e una borsa a tracolla grigia. Entra nel supermercato “Perekrestok”  di San Pietroburgo, si avvia verso la zona dove si lasciano le borse in custodia. E poi riesce, senza più la borsa a tracolla, e si allontana velocemente fra i carrelli della spesa e le persone intente a leggere le riviste sul bancone del giornalaio.

Le telecamere a circuito chiuso hanno ripreso le immagini del momento esatto in cui l’uomo sospettato dai Servizi di sicurezza e dagli investigatori di essere l’autore del gesto criminale piazza nel supermercato “Perekrestok”  di San Pietroburgo la bomba che ha fatto tredici feriti alcuni dei quali ricoverati presso gli ospedali Mariinskaya, Alexandrovskaya e Yelizavetinskaya. E il giornale russo online Fontanka a pubblicare il video delle telecamere a circuito chiuso del supermercato.

Il video mostra l’uomo che porta la borsa a tracolla ed entra nel negozio dirigendosi poi verso l’area dove esplodera l’ordigno che ha un potenziale di circa  200 grammi di tritolo ed è imbottito di chiodi e bulloni per renderlo più letale. Sono le 6:16 locali del pomeriggio. L’uomo è arrivato sul posto, secondo Fontanka Ru, con uno shuttle bus. Mezz’ora più tardi avviene l’esplosione che devasta l’ingresso del supermercato, in quel momento affollato di clienti, al primo piano dello shopping center Gigant Hall di San Pietroburgo, città natale di Putin e dove, proprio oggi, erano attesi i primi 600 soldati russi di ritorno dalla Siria. E’ stato un testimone a raccontare che l’esplosione è avvenuta proprio nell’area degli armadietti dove si lasciano le borse.
Meno di 30 secondi più tardi dal momento in cui il sospetto attentatore entra portando la borsa a tracolla le telecamere lo riprendono che esce senza più lo zainetto in spala, che ha lasciato lì dove esploderà l’ordigno.

L’esplosione ha squassato l’ingresso del supermercato a San Pietroburgo che in quel momento era molto affollato per la corsa all’acquisto degli ultimi regali che, tradizione vuole, in Russia si scambiano la notte del 31 dicembre.

Lo Sledstvennyi komitet, il Comitato Investigativo russo, ha aperto un’indagine criminale per tentato omicidio ma non per terrorismo. mentre la portavoce del Comitato, Svetlana Petrenko, ha detto che «tutte le piste sono aperte» e che «nessuno è in pericolo di vita».

Poche ore dopo l’esplosione, secondo quanto il sito Site, che monitora costantemente sul web l’attività jihadista, sostenitori dell’Isis hanno festeggiato, con lo slogan “daremo ai Crociati un assaggio della loro stessa medicina”.

Dieci giorni fa il presidente Vladimir Putin aveva ringraziato pubblicamente Donald Trump per l’aiuto che la Cia aveva fornito all’Fsb, i Servizi di sicurezza russi, per sventare attentati a San Pietroburgo il fine settimana del 16-17 dicembre identificando gli appartenenti a una cellula dell’Isis.

Peraltro il 15 dicembre l’Fsb aveva annunciato l’arresto di diverse persone coinvolte nell’organizzazione degli attentati, il primo dei quali, grazie a un attentatore suicida, doveva colpire l’ottocentesca cattedrale di Kazan sulla prospettiva Nievski, A questo sarebbero, poi, seguiti, nel progetto omicida dei terroristi, altri attentati in vari luoghi pubblici e affollati di San Pietroburgo.

 

 

 

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