Effetti perversi della legge Fiano: a Terni s’inventano i “bombardamenti” nazifascisti

16 Nov 2017 14:59 - di Massimiliano Mazzanti

Ormai, più che di ossessione, si può serenamente parlare di follia epidemica antifascista, tale da diffondersi grottescamente per ogni dove, con manifestazioni sempre più bizzarre. Come nel caso di Terni, dove la dirigente dei Servizi culturali del Comune, Anna Maria Moscatelli, firma una curiosa “determinazione” – finalizzata alla valorizzazione dei rifugi anti-aerei realizzati durante la guerra – in cui evidenzia come il capoluogo umbro «ha subito un profondo sconvolgimento con i 108 bombardamenti a cui fu sottoposta dai nazifascisti». Ora, è comprensibile l’imbarazzo che può aver colto la Moscatelli, considerando che il protocollo d’intesa per la tutela e la fruibilità di queste vestigia del passato è stato sottoscritto con l’Arci e con altre organizzazioni forse di sinistra, oltre che col Club Alpino italiano, ma gabellare che durante la guerra l’Italia e i tedeschi qui presenti si bombardassero da soli appare francamente eccessivo. Tanto più se a sottoscrivere una tale corbelleria è un soggetto che si fregia del titolo di “dirigente dei servizi culturali”, sempre che non sia l’ignoranza a costituire un titolo sufficiente per ascendere a tali gradi nella pubblica amministrazione nostrana. Per altro, nel clima tornato incandescente della memoria storica e politica italiana, una falsità di questa portata costituisce anche un insulto alla memoria delle centinaia e centinaia di vittime provocate dai 108 bombardamenti a cui Terni fu sottoposta dagli alleati anglo-americani. Ovviamente, l’infortunio della Moscatelli non è passato sotto silenzio, anzi, ma è stato commentato con ilarità dal centrodestra locale, mentre CasaPound Terni ha chiesto pubblicamente le dimissioni della funzionaria.

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