“Ti sventro”. Autista aggredita, si salva con lo spray al peperoncino

9 Ott 2017 19:21 - di Redazione

Feroce aggressione oggi pomeriggio ai danni di una autista di un mezzo pubblico a Portogruaro (Venezia). Si tratta di una dipendente della ditta Dover di Bari che effettua alcune linee in subaffidamento della azienda pubblica Mom. Il fatto è accaduto lungo la tratta Portogruaro-Motta di Livenza, non appena il mezzo è partito dall’autostazione di Portogruaro. L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine ed immediatamente identificato, avrebbe prima minacciato ed insultato pesantemente la vittima urlando più volte ”Ti sventro”, quindi sarebbe passato alle vie di fatto cercando di colpire la stessa con un coltello mentre questa era alla guida della corriera. Fortunatamente e solo grazie alla sua prontezza di riflessi, l’autista è riuscita a difendersi grazie anche all’ausilio di uno spray al peperoncino. All’arrivo delle forze dell’ordine la stessa comunque ha dovuto ricorrere, anche a causa di un forte shock, alle cure del caso presso il Pronto soccorso di Portogruaro.

Allarme dei sindacati: in Veneto continue aggressioni

«Le zone soprattutto ai margini nord, est ed ovest della provincia di Treviso – afferma Ilario Potito segretario Fit-Cisl Belluno Treviso – stanno subendo una preoccupante e continua intensificazione degli episodi di violenza. A farne le spese, oltre alla comunità, sono molto spesso coloro i quali per lavoro trasportano queste persone, a prescindere che si tratti di treno o autobus. Le varie aziende di trasporto negli ultimi anni hanno introdotto le figure dei vigilantes, delle squadre antievasione, ed altro». «Ma sono totalmente inermi di fronte a fatti di questa entità. Oggi addirittura è spuntata fuori un’arma». Il sindacato chiede per le corriere della Marca che i posti di guida vengano isolati dal resto della corriera con un vetro antisfondamento, così da impedire il contatto con l’utenza. Inoltre chiediamo di disporre nei mezzi dei ”bottoni SOS” in caso di pericolo, nonché aumentare drasticamente le risorse ai controlli nei mezzi», spiega. «Oggi – conclude Potito – l’amica e delegata sindacale della Fit-Cisl Belluno Treviso, alla quale va tutta la nostra solidarietà ed affetto, si è salvata da ben più gravi conseguenze solo grazie ad uno spray per la difesa personale comprato in ferramenta, ma cosa sarebbe potuto succedere altrimenti?».

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