Orrori targati Isis, dalla Libia all’Iraq riemergono corpi decapitati e fosse comuni (Video)

7 Ott 2017 14:43 - di Martino Della Costa

Orrori targati Isis. Le tracce del terrore seminato ovunque, del sangue innocente sparso dalla Siria all’Iraq, passando per l’Egitto e la Libia; delle mutilazioni perpetrate a sfregio delle vittime uccise, non fanno altro che confermare la mostruosità dell’operato dei miliziani jihadisti al soldo del Califfo in nome di un radicalismo religioso diventato terrorismo. Mattanza senza credo e follia. A ulteriore testimonianza degli orrori targati Isis, oggi le Unità di mobilitazione popolare, milizie sciite filo-governative vicine al governo di Baghdad, hanno scoperto una decina di fosse comuni con i corpi di civili e uomini della sicurezza a sudovest di Kirkuk, nell’Iraq settentrionale. Mentre Le autorità libiche hanno recuperato i resti dei 21 copti egiziani decapitati nel 2015 su una spiaggia di Sirte da altri miliziani dell’Is. Altri soldati del terrore e della carneficina globalizzata in nome dell’Isis.

Orrori targati Isis, corpi mozzati e fosse comuni

E allora, l’annuncio delle Unità di mobilitazione popolare (al-Hashd al-Shaabi) del rinvenimento de una decina di fosse comuni nell’area settentrionale dell’Iraq, è arrivata attraverso un comunicato. «Le truppe hanno trovato dieci fosse comuni contenenti i resti di civili e di uomini della sicurezza giustiziati dallo Stato Islamico a sudovest di Hawija», recita la nota. che poi conclude aggiungendo: «Le forze sciite si stanno coordinando con squadre specializzate per identificare le vittime». Poi l’annuncio choc: alcuni dei resti appartengono a donne e bambini…Vittime di una guerra senza confini geografici e senza limiti all’orrore: come quei 21 copti egiziani decapitati nel 2015 su una spiaggia di Sirte dai miliziani dell’Is, i cui corpi sono appena stati recuperati dalle autorità libiche. anche in questo caso l’annuncio dell’avvenuto ritrovamento è arrivato da un comunicato in cui il gruppo al-Bonyan al-Marsous, impegnato nella lotta all’Is, spiega che i jihadisti arrestati hanno fornito dettagli utili al ritrovamento dei cadaveri e sulle persone coinvolte. I corpi decapitati sono stati trovati con ancora indosso le uniformi arancioni con le quali apparivano nel video dell’esecuzione, diffusa dall’Is su Internet. Le vittime avevano le mani legate dietro la schiena. Dopo la diffusione del video di rivendicazione dell’Is, l’Egitto ha iniziato a bombardare le postazioni del gruppo jihadista in Libia.

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