Trump al dittatore comunista Kim: attento al nostro arsenale nucleare

9 Ago 2017 15:42 - di Redazione

Il nostro arsenale nucleare “è più forte e potente che mai”. Senza citare la dittatura comunista della Corea del Nord, contro la quale ha minacciato ieri “furia e fiamme”, il presidente americano Donald Trump magnifica oggi su Twitter la potenza nucleare americana. “Il mio primo ordine da presidente è stato di rinnovare e modernizzare il nostro arsenale nucleare. Ora è più forte e potente che mai”, ha twittato Trump. “Speriamo di non dover mai usare questo potere, ma non ci sarà mai un momento in cui non saremo la nazione più potente del mondo”, ha poi aggiunto in un secondo tweet. In realtà gli Stati Uniti hanno un arsenale nucleare di 7700 ordigni, secondi solo alla Russia che ne ha oltre 8000. La Corea del Nord ne possiederebbe sì e no dieci. Ovviamente la classe democrats radical chic americana ha arricciato il naso di fronte alle dichiarazioni del presidente, considerate troppo roboanti. I dem comunque il pericolo nordcoreano non l’hanno mai né affrontato né risolto, ed è per questo che il mondo si trova sotto la minaccia del despota asiatico. Intanto Pechino, da sempre protettore della dittatura nordcoreana, esorta alla “cautela e la prudenza” Stati Uniti e Corea del Nord. La situazione nella penisola coreana “é molto complicata e delicata”, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese all’agenzia stampa Dpa- “auspichiamo che tutte le parti si esprimano con cautela e agiscano con prudenza”. Secondo il portavoce, vanno evitate provocazione reciproche che portino ad un’ulteriore escalation della crisi, mentre va scelta la via del dialogo in vista del ritorno al tavolo del negoziato. Il monito cinese giunge dopo che il presidente americano Donald Trump ha minacciato “furia e fuoco” contro Pyongyang e la Corea del Nord ha detto di valutare un attacco contro la base americana di Guam. Si apprende poi che è stato rilasciato in Corea del Nord il pastore canadese Hyeon Soo Lim detenuto dal 2015. Lo rende noto l’agenzia di stampa ufficiale citando “ragioni umanitarie” per la concessione del permesso medico. Hyeon Soo Lim, pastore presso la Light Korean Presbyterian Church di Toronto, era stato condannato all’ergastolo con lavori forzati nel 2015 per crimini contro lo stato. Era in Corea del Nord in missione umanitaria, per la consegna di aiuti quando è scomparso, nel febbraio del 2015.

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