Il dittatore Maduro vuol fare del Venezuela un gulag. La Ue si sveglia

31 Lug 2017 13:22 - di Redazione

Nuova follia del dittatore rosso Nicolas Maduro in Venezuela: ora vuole istituire una “Commissione per la Verità”, che porti davanti alla Giustizia diversi esponenti dell’opposizione, tra cui alcuni deputati che attualmente godono dell’immunità parlamentare. Sarà questo uno dei primi compiti che la nuova Assemblea costituente che nascerà al seguito del voto celebrato ieri – funestato da almeno 15 morti e decine di feriti – in Venezuela sarà chiamata a svolgere. Ad annunciarlo è stato il presidente venezuelano. Il presidente ha quindi fatto i nomi degli oppositori Julio Borges e Henry Ramos Allup accusandoli di essere responsabili delle manifestazioni sfociate in violenze degli ultimi mesi. Poi si è detto disposto ad aprire un dialogo “con il Venezuela buono” ma ha lanciato precisi avvertimenti: “Se andate avanti con la vostra follia alcuni di voi finiranno in una cella dietro ordine della giustizia, necessaria, altri in clinica psichiatrica perché ciò che dimostrano è una grande follia. Bisogna mettere ordine, è arrivata la Costituente a mettere ordine”, ha concluso.

Sull’esempio di Trump, la Ue finalmente reagisce

Dopo il presidente americano Donald Trump, che per primo ha reagito contro il dittatore chavista, adesso con grande ritardo anche Bruxelles si sveglia: “Totale supporto ai rappresentanti del popolo venezuelano: insieme all’Assemblea nazionale non riconosciamo questa elezione”. Lo dichiara il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, denunciando “livelli impensabili di repressione” nel Paese. “È un triste giorno per la democrazia in Venezuela, per l’America Latina e per il mondo perché sono stati violati i trattati internazionali, la Costituzione del Paese e, ancora più grave, si agisce contro il volere del popolo. Non è la risposta giusta ai problemi di confronto politico e alla crisi umanitaria che stanno devastando il Paese”. Lo ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, a seguito del colloquio telefonico con il leader dell’opposizione, Leopoldo Lopez, sull’elezione della Assemblea costituente nazionale in Venezuela. ”Nelle ultime 24 ore – ha aggiunto Tajani – la repressione chavista ha raggiunto livelli impensabili. La comunità internazionale non può rimanere in silenzio davanti ad un numero così elevato di morti in Venezuela. Non è stata data la possibilità alla stampa di presidiare e riportare notizie dai seggi elettorali, ulteriore segno di assenza di democrazia del regime in carica. Come Presidente del Parlamento europeo, l’unica istituzione direttamente eletta dai cittadini europei, esprimo il mio totale supporto ai rappresentanti del popolo venezuelano: insieme all’Assemblea nazionale non riconosciamo questa elezione”. ‘È chiaro – ha sottolineato – che il regime in carica voglia mantenere il potere. Il volere del popolo è di cambiare tale regime. È per questo che è necessario indire nuove elezioni democratiche ora”. Il Parlamento europeo nella sua ultima risoluzione sulla situazione in Venezuela ha chiesto di inviare una delegazione parlamentare nel paese. Consulterò i gruppi politici al Parlamento europeo su questa questione”, ha concluso il Presidente del Parlamento europeo”.

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