Tour de France: Fabio Aru in maglia gialla. E Renzi già mette il cappello sulla vittoria

13 Lug 2017 18:09 - di Carlo Marini

Romain Bardet ha vinto la dodicesima tappa del Tour de France, con partenza da Pau e arrivo in salita a Peyragudes dopo 214 km. Il francese della Ag2r La Mondiale si è imposto con 2″ di vantaggio sul colombiano Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac) e sull’italiano Fabio Aru (Astana) che conquista così la maglia gialla. In classifica generale il corridore sardo ha ora 6″ di vantaggio sul britannico Chris Froome (Sky) che ha perso contatto dai primi nell’ultimo tratto della salita finale chiudendo settimo, e 25″ su Bardet. Domani tredicesima frazione, la Saint-Girons-Foix di 101 km.

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Dalle Olimpiadi di Rio al Tour de France: Renzi interviene dovunque 

Non poteva mancare il tweet di Matteo Renzi, teso a cavalcare lo straordinario trionfo italiano al giro di Francia. “Grandissimo @FabioAru1. E domani un italiano in giallo per il 14 luglio #Tourdefrance”, scrive in un cinguettio il segretario del Pd, commentando la performance del ciclista sardo. Non è la prima volta che Renzi prova a intestarsi le vittorie, ancora prima del tempo. Alle Olimpiadi di Rio, la sua smania presidenzialista e la sua influenza negativa sugli atleti azzurri è diventata oggetto di ironie sui Social. Non si è salvato il ciclista Nibali, di cui Renzi si è dichiarato un grande tifoso, protagonista di una brutta caduta. E c’è chi lo ha chiaramente detto, come la spadista Rossella Fiamingo, che dopo una finale dominata ha perso clamorosamente negli ultimi minuti e dopo la delusione per la sconfitta ha detto che «Renzi da questa mattina che mi manda messaggini, dopo che passavo ogni turno mi scriveva “forza”, “dai”, “brava”, ma a un certo punto ho smesso di guardarli perché mi mettevano ansia». E la medaglia d’oro è andata all’ungherese Szasz. Con Renzi a Rio l’Italia ha perso anche l’oro nella Carabina con Petra Zublasing, super favorita della vigilia e campione del mondo in carica. Eliminata prima della finale. Ecco, per il bene del ciclismo italiano, speriamo che all’ex premier non venga voglia di andare in Francia a fare il tifo per Fabio Aru. 

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