Siria, è resa dei conti: l’esercito strappa all’Is la base militare a est di Aleppo

13 Mag 2017 15:06 - di Giulia Melodia

Siria, è resa dei conti: l’esercito siriano sta mettendo sotto pressioni i miliziani dell’Isisi, costringendoli nelle retrovie con un’avanzata che conta ormai la riconquista del 75% del territorio della città. Una marica inesorabile a cui oggi si aggiunge anche la presa della base dell’aeronautica militare di Jarrah, controllata dai jhadisti del sedicente Stato Islamico (Is) nella provincia orientale di Aleppo, dopo più di due mesi di intensi combattimenti.

Siria, l’esercito riconquista la base militare di Aleppo

A renderlo noto ha provveduto l’Osservatorio siriano per i diritti umani che ha dato conto dell’avanzata dell’esercito siriano fino alla riconquista della base militare di Jarrah, che era stata conquistata dall’Is nel gennaio del 2014, quando l’aveva strappata ai ribelli anti-Assad che ne avevano preso il controllo un anno prima. «Le forze del regime hanno preso il controllo dell’aeroporto militare di Jarrah dopo intensi combattimenti», ha dichiarato Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. «La maggior parte degli estremisti si sono ritirati e le forze del regime sono impegnate a bonificare l’aeroporto scontrandosi con alcuni jihadisti rimasti», ha aggiunto. Ma quest’ultima ri-annessione è solo l’ultima, e arriva al culmine di  un’offensiva militare che l’esercito siriano ha lanciato contro l’Is nella provincia orientale di Aleppo a metà gennaio.

… e si riprende anche un quartiere di Damasco

Da allora i soldati hanno preso il controllo di oltre 170 villaggi e cittadine nella zona, costringendo i miliziani tagliagola ad arretrare e a cedere lo scettro. Non solo ad Aleppo, peraltro: è notizia di poco fa, infatti, che l’esercito siriano ha riconquistato il quartiere di Qaboun, nella zona orientale di Damasco, caduto nelle mani dei ribelli nel 2012. Lo ha reso noto una fonte militare alla Xinhua. Ieri sera l’esercito siriano aveva fatto sapere di aver distrutto almeno due tunnel e diverse trincee a sudest di al-Qaboun, uccidendo almeno cinque militanti di Faylaq Al-Rahman.

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