Rapina stile “Arancia meccanica” agli anziani suoceri della vice di Crocetta

20 Apr 2017 10:15 - di Martino Della Costa
rapina bergamo

Violenta rapina all’Arancia meccanica, quella inferta ieri ad Agrigento, ad una coppia di anziani coniugi, suoceri della vicepresidente della Regione siciliana, Mariella Lo Bello. I ladri, incappucciati e decisi a razziare tutto quanto era possibile, nel giro di pochi ma interminabili minuti hanno minacciato l’anziano padrone di casa, lo hanno percosso selvaggiamente e gli hanno intimato di tirare fuori quanto in suo possesso: il tutto sotto gli occhi impietriti e terrorizzati della moglie e della badante, in casa in quel momento,

Violenta rapina a una coppia di anziani

E allora, ad avere la peggio è stato il suocero della vice di Crocetta, un uomo di 85 anni, a cui i due rapinatori, con il volto coperto, hanno sferrato violenti pugni per costringerlo ad aprire la cassaforte. E’ accaduto nella tarda mattinata dei ieri nel pieno centro di Agrigento, in via Dante, in un palazzo di dieci piani. “Mio suocero era appena tornato a casa dopo avere fatto la spesa – racconta Mariella Lo Bello provando a ricostruire l’accaduto – quando è stato avvicinato da due uomini con il volto coperto, forse da una sciarpa. Parlavano italiano”. Con le minacce lo hanno costretto ad aprire la porta di casa, dove si trovava la moglie, una donna di 80 anni invalida, costretta sulla sedia a rotelle, con la badante. “Mio suocero è stato scaraventato a terra – ricostruisce Mariella Lo Bello – e gli hanno subito chiesto le chiavi della cassaforte. E quando lui ha negato di possederne una, i due hanno iniziato a picchiarlo: evidentemente sapevano che c’era”.

Il bottino ammonta a decine di migliaia di euro

E non solo esisteva, ma era anche piena di preziosi: il bottino della rapina, infatti, ammonta a decine di migliaia di euro, perché nella cassaforte c’era molto oro. L’anziana proprietaria di casa, infatti, è l’erede di una famiglia di gioiellieri. Così, quasi fossero andati a colpo sicuro, dopo avere svuotato la cassaforte contenente soldi e preziosi, i rapinatori sono scappati via, facendo perdere le loro tracce. L’anziano, dopo avere dato l’allarme, è stato accompagnato all’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento, dove gli hanno riscontrato vasti ematomi e lividi. Le ferite fisiche guariranno nel corso dei giorni; per la rabbia e la frustrazione, invece, ci vorrà molto più tempo. 

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