Mattarella contestato dai disoccupati. De Magistris grande assente (video)

31 Mar 2017 14:05 - di Prisca Righetti

Contestare il presidente della Repubblica è sempre unchiaro sintomo di malessere: è quanto accaduto poco fa al nostro Sergio Mattarella all’arrivo al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa tra i comuni di Napoli e Portici, dove era atteso per la riapertura di oggi della struttura, restituita «al suo antico splendore» attraverso un restauro architettonico che ha interessato sia le imponenti architetture ottocentesche dei padiglioni, sia gli spazi aperti affacciati sul mare del Golfo di Napoli. Tra i principali interventi di restauro realizzati, dunque, spiccano quelli dei padiglioni espositivi, la revisione della pavimentazione in pietra degli spazi esterni con la demolizione delle parti in cemento e la sostituzione con nuovo basolato e nuovi impianti di comunicazione, il restauro della statua del Re Ferdinando II e dell’edificio e della pensilina d’epoca della fermata ferroviaria di Pietrarsa.

Mattarella contestato, De Magistris il grande assente

E allora, circa cinquanta tra disoccupati e precari hanno attesto la’rrivo di Matterella tra picchetti e affissioni di striscioni in Corso San Giovanni a Teduccio, all’incrocio con la strada che conduce al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa: i disoccupati hanno atteso l’arrivo dell’inquilino del Quirinale per protestare contro disoccupazione e precarietà che, soprattutto in Meridione, stringono nella loro morsa ex lavoratori o giovani professionisti in attesa di una collocazione. Placati gli animi, solo dopo la contestazione, allora, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha potuto visitare il museo di Pietrarsa, il sito museale dei treni più importante al mondo, che proprio oggi inaugura la nuova apertura. Il presidente, non a caso, è arrivato a bordo di un treno storico per poi compiere un’approfondita visita della struttura e delle carrozze esposte. Grande assente, tra figure istituzionali e contestatori, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – al suo posto c’era il vicesindaco Raffaele Del Giudice –; presenti invece il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il questore di Napoli Antonio De Iesu, gli altri due “protagonisti” della polemica nata ieri a seguito di un fuorionda nel quale il governatore, parlando con il parlamentare Pd Leonardo Impegno, riferiva un parere negativo sul sindaco che gli avrebbe detto il questore in prima persona.

 

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