Pedofilo gettava banconote dal balcone per adescare minori: arrestato

8 Dic 2016 11:54 - di Monica Pucci

In oltre 10 anni ha adescato centinaia di adolescenti sia all’uscita da scuola sia attraverso social network come Facebook. Protagonista della vicenda un quarantenne sudamericano, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia che – spiega una nota dell’Arma – hanno “documentato centinaia e centinaia di abusi commessi”. Sino ad ora sono trenta le giovani vittime identificate. L’uomo ha anche ‘postato’ in rete alcuni video dei rapporti sessuali ripresi di nascosto con i giovani. L’inchiesta coordinata dalla Procura di Bologna è stata ribattezzata ‘Lost Innocence’. I Carabinieri reggiani hanno ricostruito come in dieci anni l’uomo fosse riuscito a crearsi una sorta di alter ego femminile, ‘pubblicizzandolo’ tra gli adolescenti come una propria cugina particolarmente disinibita. Dalla finestra della propria abitazione gettava banconote ai minori in uscita da scuola – alcuni di soli 13 anni – inducendoli a salire in casa e a consumare rapporti sessuali con quella che pensavano essere la ‘donna dei propri sogni’.

Un altro pedofilo in manette vicino Bergamo

Un sessantenne residente in valle Seriana, in provincia di Bergamo, è stato arrestato dai carabinieri di Clusone perché accusato di abusi su tre bimbe, due sorelline e una loro amica, figlie di due famiglie di vicini di casa. I genitori affidavano proprio a lui le loro figlie quando non erano in casa. Secondo l’accusa, gli abusi sarebbero stati compiuti tra il gennaio 2013 e l’ottobre 2015. All’epoca le bambine avevano 6, 7 e 8 anni. Gli episodi di violenza sono emersi dai temi che le due bimbe più grandi, che frequentano la stessa scuola in due classi diverse, hanno scritto durante le ore di educazione affettiva nel marzo scorso. Non ne avevano mai parlato ai genitori ma hanno descritto gli abusi negli elaborati consegnati agli insegnanti. Un’insegnante si è così rivolta ai carabinieri e sono scattate le indagini. I carabinieri hanno anche sequestrato dei video pedopornografici sul computer del sessantenne, sposato e con una figlia.

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