Offese sessiste ad Harvard, sospesa dal torneo la squadra di calcio maschile

4 Nov 2016 19:00 - di

Un voto da uno a dieci sull’aspetto fisico e riferimenti sulla posizione sessuale preferita. Ancora discorsi “da spogliatoio”, che questa volta rischiano di infangare la reputazione di uno degli atenei più prestigiosi degli Stati Uniti e al mondo, Harvard. Le offese sessiste sarebbero venute dalla squadra di calcio maschile dell’università e indirizzate alle “colleghe” matricole della squadra femminile. Commenti offensivi al tal punto che hanno portato alla decisione da parte della direzione dell’ateneo di ritirare la squadra maschile dalla stagione calcistica dell’Ivy League. La squadra di Harvard, quindi, attualmente prima in classifica, non porterà a termine il campionato. Una decisione senza precedenti.

Ad Harvard offese sessiste

Le offese sessiste sono state scoperte dal giornale pubblicato dallo stesso ateneo, “Harvard Crimson”, e si riferiscono ad episodi avvenuti nel 2012, quando gli atleti maschi si sarebbero lasciati andare a battute oscene sul fisico delle studentesse della squadra femminile. In particolare i riferimenti erano indirizzati alle calciatrici “matricole”, le quali venivano valutate a seconda del loro aspetto, sex appeal e con dei punteggi numerici e descrizioni offensive. Tuttavia non si tratterebbe di episodi isolati e, secondo quanto si legge sull’Harvard Crimson, nella email scritta da Robert L. Scalise, direttore del dipartimento di atletica e indirizzati agli studenti interessati, la pratica di offendere le calciatrici sarebbe andata avanti anche nel corso del 2016. «Come risultato diretto di ciò che abbiamo appreso – scrive Scalise – abbiamo deciso di annullare il resto della stagione calcistica maschile. La squadra rinuncerà al resto delle partire e quindi all’opportunità di vincere il campionato Ivy League».

La reazione della squadra femminile

La direttrice di Harvard, Dew Faust, ha sottolineato che il suo ateneo ha in atto una policy di “tolleranza zero” nei confronti di simili comportamenti, da lei stessa definiti “sconcertanti”. Da parte sua, la squadra di calcio femminile ha detto di non essere affatto sorpresa di certi commenti. «Siamo più che ferite – hanno detto – di aver appreso che coloro che consideravamo amici stretti ci abbiamo trattato in questo modo. Ma in fondo non siamo sorprese. La triste realtà è che ormai ci aspettiamo questo tipo di comportamento da cosi tanti uomini».

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