Torino, alla vigilia del gay pride è bufera sull’assessorato “alle Famiglie”

8 Lug 2016 15:55 - di Antonio Marras

Alla vigilia del Pride del decennale, che si terrà domani con parata e concerto serale con Dolcenera, è polemica a Torino sulla dicitura del nuovo assessorato voluto dalla neo sindaca Chiara Appendino “alle Famiglie” anzichè “alla Famiglia”. Sulla vicenda ad oggi si sono già espressi la neo consigliera cattodem di opposizione Monica Canalis, che tre giorni fa ha depositato un’interpellanza intitolata “Famiglia o famiglie, la scelta non è Chiara” e la Curia che ha stigmatizzato la decisione del Comune tramite un articolo sul settimanale della diocesi, Voce del Popolo. Non si sono per ora espressi nè l’assessore in questione, Alessandra Giusta, già presidente dell’Arcigay, nè il sindaco che comunque domani sarà in prima fila alla parata. Dal canto suo il Coordinamento Torino Pride, tramite il suo presidente Alessandro Battaglia, invita la consigliera Canalis a partecipare domani al Pride “per toccare con mano la varietà di famiglie che sfileranno portando con loro solo la voglia di amarsi, di essere felici e di vedersi riconosciute dallo Stato nel quale si sono formate smettendo di essere considerate di serie b”. Intanto ieri sera alla Fondazione Merz, il Coordinamento Torino Pride, in occasione della mostra fotografica “Looking at /Pride”, ha organizzato una fortunata asta benefica per Casa Oz, presente anche la sindaca Chiara Appendino.

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