Il sindaco nega il parco giochi e le mense scolastiche ai figli degli evasori

27 Gen 2016 12:26 - di Redazione

Uno stratagemma per combattere gli evasori. Farà discutere la decisione del sindaco di un piccolo comune in provincia di Vercelli, Michela Rosetta, di tagliare i parchi giochi e le mense scolastiche ai figli dei cittadini che non pagano le tasse.

Niente giochi per i figli degli evasori

Propri così il primo cittadino di San Germano nel Vercellese, secondo le notizie diffuse da La Stampa, ha deliberato l’interdizione dall’utilizzo dei servizi ai figli degli evasori. Una punizione? Un deterrente per non frodare più lo Stato? Michela Rosetta ha le idee molto chiare e spiega: «Le imposte  servono a finanziare i servizi e chi non le paga non ne ha diritto». Punto e basta. La delibera è destinata a suscitare un valzer di polemiche perché – dicono i detrattori – le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli.

Le tasse servono per pagare i servizi

Il taglio agli evasori riguarda anche i sacchetti gratuiti per la raccolta rifiuti, l’accesso al teatro comunale e agli impianti sportivi. Nel mirino 1del sindaco di San Germano ci sanno 180 cittadini e cittadine che avrebbero ricevuto lettere di richiamo, ma senza successo. Nel mucchio, però, ci sono nuclei famigliari non abbienti. A protestare, come da rito, sono stati soprattutto genitori immigrati che si sono visti negare una serie di servizi per inadempienti nel pagamento di Tari e Tasi. Il sindaco ha fatto sapere di essere convinta della bontà del provvedimento, ma anche di essere disponibile al dialogo.

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