Marocchino dà fuoco alla compagna: non rispetta l’Islam. Arrestato

11 Dic 2015 12:30 - di Martino Della Costa

Ancora una donna straniera ma residente nel Bel Paese, vittima della sopraffazione violenta del marito marocchino. Ancora un fondamentalista religioso pronto a scagliare sulla propria compagna la scure della punizione islamica con l’accusa di essere «troppo occidentale»; infine, l’aggiunta che eleva al cubo la portata dell’orrore e dell’inaccettabilità del gesto: dover constatare che il fatto accade nella ricca – e un tempo anche tranquilla – provincia del nord d’Italia…

Marocchino prova a dare fuoco alla compagna

E allora, i termini della vicenda ricalcano le orme di quanto appena raccontato la settimana scorsa; di quanto già accaduto il mese scorso e, ancora, due anni fa: il caso odierno, insomma, è purtroppo l’ennesima, drammatica replica di un triste rituale dell’orrore integralista che ha ormai invaso a macchia di leopardo anche i nostri confini. Ancora un indefesso fautore dei codici della sharia, pronto a fare giustizia di chi prova a disattenderne i precetti; ancora un uomo, di origini marocchine, pronto a cospargere il capo della convivente con della benzina minacciando di darle fuoco in quanto non ossequiosa delle regole della religione islamica. Stavolta è accaduto a Darfo, in Vallecamonica nel Bresciano, dove l’uomo, un trentaduenne, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. La vittima, una donna di origini russe di 28 anni, è riuscita fortunosamente a scappare, barricandosi in bagno e chiamando i carabinieri.

Le indagini, l’arresto, il ricovero della vittima

La cosa, però, non le ha impedito di subire le gravi ustioni che le ricoprono tutto il corpo e per le quali la vittima del feroce gesto è ricoverata in ospedali in gravi condizioni. Le indagini dei militari, peraltro, hanno consentito di stabilire che i maltrattamenti subìti dalla donna, culminati in quest’ultima aggressione con il fuoco, erano iniziati già nel 2013. L’arresto del convivente, allora, è stato convalidato, e per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari a Milano. Ma il marocchino del Bresciano, come detto, rientra in un lungo, tragico elenco di precedenti: per capire la gravità del fenomeno in costante aumento, allora, basta pensare che, solo tre settimane fa, sempre nel Bresciano, a Dello, era stato arrestato un indiano che aveva dato fuoco alla moglie «perché – anche lei – troppo occidentale»…

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