Marine Le Pen insiste: «Francia è con noi. Adesso non ci ferma più nessuno»

15 Dic 2015 8:47 - di Redazione

Nemmeno il tempo di digerire i risultati, di ricontare quei voti che alla fine dimostrano che non ci sono stati ne vincitori ne vinti alle regionali francesi, ed ecco subito il primo sondaggio a confermare quello che tutti temono, quello di cui al Fronte nazionale sono sicuri: l’avanzata dell’ estrema destra in Francia non si ferma. Secondo Harris Interactive, Marine Le Pen passa, e in testa, il primo turno delle presidenziali del maggio 2017. Chiunque sia l’avversario, Nicolas Sarkozy, Alain Juppé, François Hollande: sarebbe sempre lei a passare per prima al ballottaggio.

Secondo tutti i sondaggi Le Pen sicura di andare al ballottaggio

Le stime le attribuiscono un clamoroso 27 per cento, contro un massimo di 21 per Sarkozy o Hollande. Per ora tiene il muro del secondo tumo, contro il quale da sempre – l’ultima volta l’altra sera ai ballottaggi regionali – s’infrange l’avanzata del Fronte Nazionale. I sondaggi predicono che nel 2017 si ripeterebbe quello che è successo domenica: exploit dell’ estrema destra al primo turno, poi diga «repubblicana» al secondo. Ma la diga – si chiede “il Messaggero” – continuerà a reggere un fiume in piena? Ieri, dopo il sospiro di sollievo che ha visto scongiurare l’arrivo dell’estrema destra alla guida di una o più regioni, dentro ai partiti tradizionali è cominciata la resa dei conti.

Nel partito di Sarkozy è resa dei conti contro l’ex Presidente

In vista delle primarie nei Républicains: con Nicolas Sarkozy insidiato da Alain Juppé, e adesso anche dall’ex portavoce Nathalie Kosciusko Morizet, che ha apertamente criticato la sua strategia anti fronte repubblicano, né con la sinistra, né con l’estrema destra. In casa socialista si prepara una controffensiva: Hollande ha annunciato nuove misure importanti, in particolare contro la disoccupazione. Manuel Valls ha martellato ieri che alle regionali «c’è stata una sola sconfitta, quella del Fronte nazionale». La gauche prepara l’annosa ricomposizione indispensabile per cercare di vincere: Valls guarda al centro, il segretario del partito Cambadélis alla sinistra. Chi va dritta per la sua strada è Marine Le Pen: «Adesso non ci ferma più nessuno». Non stupisce il suo discorso sia stato il meno prudente, quasi fosse stata lei a vincere cinque regioni come Hollande, o magari sette, come Sarkozy.

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