Angoscia e lutto in Francia. Hollande annuncia la chiusura delle frontiere

14 Nov 2015 9:37 - di Adele Sirocchi

E’ l’attentato più grave nella storia della Francia, l’Isis, rivendicando l’attentato, ha parlato non a caso di “11 settembre della Francia”: secondo un nuovo bilancio provvisorio sono almeno 120 i morti nella notte di terrore che ha avvolto Parigi e l’Occidente intero. Duecento i feriti, ottanta dei quali in gravi condizioni. Otto in tutto i terroristi morti negli attacchi, secondo i dati forniti dal procuratore Francois Molins e dai suoi servizi. Almeno sei di loro si sono fatti esplodere con la cintura esplosiva. Il procuratore Molins parla di altri terroristi probabilmente in fuga, al momento se ne ignora il numero.

Hanno sferrato la loro azione in sei luoghi diversi, partendo dal X arrondissement e poi scendendo fino ai quartieri limitrofi. Sulla loro strada hanno lasciato sangue e vittime, 120 innocenti trucidati in strada, al ristorante e ad un concerto. Gli attentati più gravi sono stati portati allo Stade de France – dove un’esplosione si è sentita nitidamente anche durante il match Francia-Germania – e alla sala concerti Bataclan, dove si stava esibendo un gruppo rock americano. Qui i terroristi, probabilmente quattro, hanno preso in ostaggio centinaia di ragazzi e poi hanno aperto il fuoco, uccidendone almeno 80. Poi il blitz delle teste di cuoio francesi. Sui social network è corsa alla solidarietà, con innumerevoli messaggi di persone alla ricerca di familiari o amici scomparsi o di cui non si hanno notizie da ieri sera.

“Ci sparavano come fossimo uccelli”, racconta un testimone spettatore della carneficina al Bataclan. “Il concerto – racconta un altro testimone scampato alla strage – era cominciato da poco. Abbiamo sentito degli scoppi, come dei fuochi d’artificio. All’inizio non ho pensato a niente di grave, è un gruppo metal che suona a volume alto. Poi ho visto i terroristi sparare in mezzo alla folla. Le luci in sala si sono accese, la band è scappata dal palco. I terroristi hanno continuato a sparare. Uccidevano una persona per volta”.

Oggi Parigi resterà “chiusa per lutto”,le luci della Tour Eiffel sono state spente, Hollande hadichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio nzionale e ha annunciato la chiusura delle frontiere.Air France ha deciso di mantenere i suoi voli da e per Parigi, seppur con qualche ritardo. Chiuso invece il traforo del Monte Bianco.

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