Alfano: «Nessun migrante ha l’Ebola». E subito spunta un caso a Genova

1 Ott 2015 14:48 - di Carlo Marini

Sospetto terzo caso di Ebola in Italia: si tratta di un cittadino della Sierra Leone, ricoverato in isolamento all’ospedale San Martino di Genova. Si attendono ora i risultati delle analisi del sangue dall’Istituto nazionale malattie infettive dello Spallanzani di Roma. Il paziente, un ingegnere 25enne, era arrivato a Genova lo scorso 19 settembre per uno stage. Il giovane era in regime di “sorveglianza” da parte della Asl3 proprio perché proveniente da un paese a rischio. Nelle ultime ore il giovane, come ogni giorno, ha parlato con i medici della Azienda sanitaria ed ha comunicato di non stare bene ed ha proposto di andare da solo al pronto soccorso. I medici hanno invece inviato un’ambulanza, i cui sanitari a bordo avevano tutte le misure di precauzione (tute, maschere e guanti) e lo hanno ricoverato al reparto di malattie infettive. Mentre dunque sembra “rientrare” l’emergenza Ebola in Africa occidentale, dove l’epidemia ha fatto migliaia di vittime, un nuovo caso ‘italiano’ potrebbe riaccendere i riflettori sul virus. Gli altri due italiani colpiti dall’infezione erano entrambi impegnati con Emergency In Sierra Leone, uno dei Paesi dove l’epidemia si è maggiormente diffusa: il medico siciliano Stefano Pulvirenti e l’infermiere sardo Stefano Marongiu. Entrambi, rientrati dall’Africa, sono stati curati in isolamento allo Spallanzani, ed entrambi sono riusciti a sconfiggere il virus. Pulvirenti è stato dimesso lo scorso gennaio e Marongiu a giugno.

Alfano sull’Ebola contraddetto in poche ore

La notizia del caso di Ebola del cittadino proveniente dalla Sierra Leone è arrivata quasi in concomitanza con la dichiarazione del ministro dell’Interno Angelino Alfano durante la trasmissione Omnibus su La7: «Durante il più grande flusso migratorio dalla seconda guerra mondiale non abbiamo avuto né epidemie né problemi sanitari, nonostante porta sfighe professionali come Matteo Salvini avessero parlato di Ebola». Tutto questo mentre il 25enne della Sierra Leone veniva tenuto in isolamento proprio per un sospetto caso del virus africano. Possibile che il ministro non fosse informato? Oppure ha deliberatamente omesso di citare il caso?

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