Migranti, per la Francia l’Italia deve tenerseli in campi gestiti dall’Ue

15 Giu 2015 14:09 - di Francesco Severini

Il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve, “tenta di convincere il suo omologo italiano sull’opportunità di creare in Italia (e in Grecia) dei campi gestiti dall’Ue per distinguere i migranti economici dai richiedenti asilo già dal loro arrivo. I primi verrebbero immediatamente espulsi verso i loro Paesi d’origine, gli altri ripartiti tra i Paesi d’Europa”. Sarebbe questo l’oggetto delle trattative in corso tra Francia e Italia sulla questione dei migranti. Il ministro Cazenueve ha affermato che il problema deve risolversi in Italia, secondo le regole di Schengen.

Il piano francese per gestire i migranti. Il no dell’Italia

Secondo l’idea sostenuta da Parigi, ha spiegato il quotidiano Le Monde, “l’ufficio europeo per l’asilo e l’Alto commissariato per i rifugiati farebbero questa prima selezione e gli Stati studierebbero poi i dossier”. Il giornale francese spiega poi che il blocco dei migranti tra Ventimiglia e Mentone è soprattutto dovuto alla situazione esplosiva a Parigi, dove nel giro di appena una settimana centinaia di africani sono stati evacuati per ben tre volte da altrettanti accampamenti di fortuna, dopo il primo sgombero del 2 giugno al Pont de la Chapelle, tra polemiche e denunce contro i metodi della polizia.

Pinotti: rivedere il regolamento di Dublino

Ed è stata il ministro della Difesa Roberta Pinotti a spiegare perché l’Italia non vuole accettare la soluzione proposta da Parigi: Pinotti ha ricordato che ci vogliono “tra i 6 e gli 8 mesi” per verificare l’identità di un migrante e comprendere se può avere lo status di rifugiato. Per questo, secondo il governo italiano, non è possibile che in questo periodo le persone rimangano nel primo Paese in cui sono arrivate: il regolamento di Dublino, ha detto il ministro, “va rivisto”, in un momento in cui non si fa più solo fronte a “un’immigrazione di tipo economico”, ma anche a flussi da Paesi in guerra o difficoltà.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *