Roma sotto assedio: 5000 immigrati. E ne stanno arrivando altri 3000

7 Mag 2015 10:01 - di Alessandra Danieli

I numeri parlano chiaro: sono oltre cinquemila (5421 per la precisione) gli immigrati (spesso clandestini)  ospitati nella Capitale in 61  strutture pubbliche gentilmente “concesse” dal sindaco Marino a fronte di un numero irrisorio (191) di richieste di asilo presentate dall’ inizio 2015.

Sos immigrati: più di 5000

Lo rivela un dossier del Tempo che pubblica la tabella completa dei siti di Roma e provincia che ospitano gli immigrati presunti ““rifugiati” e scatta una fotografia drammatica di Roma letteralmente invasa dall’emergenza sbarchi,  un allarme aggravato dalle continue fughe di massa degli immigrati per evitare l’identificazione. Per non parlare dell’emergenza sanitaria: l’ultimo caso riguarda una una struttura della Croce Rossa dove si sospettavano casi di tubercolosi. A farne le spese sono soprattutto gli agenti di polizia esposti più di altri al rischio contagio e lasciati praticamente soli. Negli uffici di Tor Sapienza – raccontano al commissariato di zona – ci è capitata una nomade montenegrina affetta da tubercolosi polmonare che, invece che restare in isolamento, ha attraversato la città per chiedere un permesso di soggiorno. Il tutto in mezzo al caos delle identificazioni: sempre più spesso gli immigrati si dileguano prima della digitalizzazione delle impronte e gli agenti sono troppo pochi per fare fronte al numero spaventoso di arrivi.

Rifugiati o clandestini?

Un’esigua minoranza di immigrati risulta avere diritto all’asilo, oggi gli uffici stanno esaminando ancora le richieste del 2014 mentre gli sbarchi proseguono e nell’attesa del verdetto gli immigrati restano anche un anno ospiti delle strutture pagate dai cittadini senza sapere se hanno diritto allo status di rifugiati. In media l’80 per cento delle domande di asilo vengono respinte al termine del lungo e farraginoso iter burocratico anche perché in tutta la Capitale esiste una sola commissione territoriale incaricata di vagliare le richieste. E le previsioni sono ancora più nere: la Prefettura ha appena dato il via libera all’ingresso di altri tremila immigrati con il prefetto di Roma Gabrielli si è detto disposto a requisire anche le strutture religiose. Un costo per la collettività di circa 45 milioni di euro in sei mesi. 

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