Camusso contro Renzi: «Il sindacato unico c’è nei regimi totalitari»

23 Mag 2015 14:44 - di Ezio Miles

Camusso non è piaciuto l’auspicio di Renzi di un sindaco unico per i lavoratori italiani. E la risposta irata del segretario della Cgil  non s’è fatta attendere. «Penso che il tema del sindacato sia quello del sindacato unitario. Il sindacato unico è invece una concezione che esiste solo nei regimi totalitari». Così dice la Camusso ai microfoni del Giornale radio Rai. Una concezione, aggiunge la leader sindacale, «concettualmente sbagliata», perché, argomenta Camusso, «presuppone che la totalità di orientamenti e la rappresentanza di tutti i soggetti, anche diversi, che vi sono nel mondo del lavoro, vengano inclusi in un pensiero unico che non fa parte della modernità».

Barbagallo: «Vuole l’uomo solo al comando»

A Renzi replica anche il leader della Uil Carmelo Barbagallo: «Renzi auspica il sindacato unico. Dimentica, forse, che esperienze del genere sono, nella maggior parte dei casi, in Paesi totalitari. Sembra che voglia far prevalere il modello dell’uomo solo al comando e che intenda esportare questa sua idea anche nel mondo del lavoro e del sociale»

Renzi: «Mi dipingono come cattivo coi sindacati»

Le dichiarazioni che hanno fatto infuriare Camuso sono venute durante il programma Bersaglio Mobile condotto da Enrico Mentana su La7. «Mi piacerebbe arrivare un giorno al sindacato unico», ha detto il premier, il quale ha anche auspicato una «legge sulla rappresentanza sindacale e non più a sigle su sigle».  «Io non sono cattivo», ha aggiunto. Il problema  è che «mi dipingono così coi sindacati. Ma per la prima volta il governo fa diminuire i precari. Poi questo è un governo antipatico, il premier non capisce niente… va bene, ma per la prima volta i precari diminuiscono». «Ci sono delle cose dei sindacati che non capisco bene. Per anni hanno detto che il lavoro va reso più stabile e meno precario. Il governo lo sta facendo, e qualcuno parla di “regalo ai padroni”. Non è un regalo: è un diritto aver le ferie, la malattia, la maternità. E a chi viveva di rendita crolla il pavimento sotto i piedi», Per Renzi il  «Paese sta cambiando, e chi nel potere immobile aveva una rendita ora perde il terreno sotto i piedi. Con i sindacati vorrei tornare a discutere».

Strategia della provocazione contro Camusso

Altro passaggio urticante, è quando Renzi elogia l’operato di  Marchionne: «È la dimostrazione che la scommessa sindacale di Landini è una sconfitta». Marchionne ha riaperto le fabbriche» e «da un punto di vista sindacale batte Landini 3 a 0».  Su Landini ha ha detto anche che è una «persona intelligente, mi sta simpatico; fa bene a buttarsi in politica». Insomma, si direbbe proprio che Renzi cerchi costantemente l’incidente con la Camusso e la Cgil. Ma, in definitiva, gli conviene questa strategia delle provocazione? Lo sapremo dopo il 31 maggio.

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