Veneto, una «campagna pop» per Zaia. E lui: «Non date nulla per scontato»

17 Mar 2015 15:31 - di Viola Longo
zaia

Primo: combattere la «politica del sofà». Perché va bene che «i sondaggi sono a noi favorevoli», ma «tutti i candidati sono temibili, ognuno ha propri stile e progettualità». Luca Zaia ha presentato la sua campagna di comunicazione in vista del voto in Veneto. E, al di là degli aspetti “tecnici”, si è soffermato su quello che è suonato come un vero e proprio appello agli elettori.

L’appello contro «la politica del sofà»

«Noi corriamo per vincere, ma i nostri sostenitori non devono dare nulla per scontato, i sondaggi a noi favorevoli non inducano alla politica del sofà», ha detto il governatore uscente e candidato della Lega. Un appello che fa pensare alla questione della candidatura di Flavio Tosi, ma che Zaia ha spiegato con la data delle elezioni, su cui ha chiarito di avere «molto da ridire». «Il 31 maggio, a ridosso del primo grande ponte della bella stagione, vuol dire che il governo ha paura che i cittadini vadano a votare», ha detto Zaia, rivolgendo quindi l’appello galvanizzante ai propri sostenitori ed elettori, ai quali in campagna elettorale ha deciso di rivolgersi con un progetto di comunicazione bilanciato tra web e territorio.

Il richiamo ai candidati: «Dite chi vi finanzia»

La campagna di comunicazione va sotto lo slogan “Scelgo Zaia” e il governatore ha detto che è «pop», nel senso di popolare, e che ha come obiettivi «poca spesa e tanta resa». Il programma combina le affissioni tradizionali, fatte di manifesti con colori e slogan diversi, con una piattaforma web, che punta molto sul sito personale e sui social, anche per coinvolgere i cittadini, chiamati a fare i volontari e i testimonial per la candidatura. «È una campagna sobria che abbiamo deciso di autofinanziarci», ha spiegato l’esponente leghista, aggiungendo che «ciascun candidato sosterrà le proprie spese». «Mi piacerebbe – ha concluso Zaia – che i colleghi candidati, essendo naturalmente liberi di farlo, rendessero note le identità dei propri finanziatori in campagna elettorale, non ad elezioni avvenute quando il dato non interessa più».

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