Undici anni di carcere al professore di Saluzzo che violentava gli allievi

16 Mar 2015 13:44 - di Roberto Frulli

«Sono disperato, undici anni sono troppi». Così il professore di Costigliole di Saluzzo, Fabrizio Pellegrino, accusato di violenza sessuale nei confronti dei suoi allievi, si è rivolto ai suoi avvocati, Emiliana Olivieri e Luca Dalla Torre, dopo la decisione del gip, nel processo con il rito abbreviato a suo carico, di condannarlo a undici anni e 4 mesi e 50mila euro di multa. Pellegrino era stato arrestato lo scorso agosto per avere avuto rapporti sessuali con alcuni studenti e allievi.
Il gup Trevisan, nel processo con rito abbreviato, lo ha condannato anche all’interdizione perpetua dall’insegnamento.
I pm Patrizia Gambardella e Laura Ruffino, che gli contestavano i reati di prostituzione minorile, violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico, avevano chiesto per l’insegnante di scuola media quattordici anni di carcere e 40 mila euro di multa.
Secondo l’accusa, per almeno quattro anni, dal 2010 al 2014, l’uomo ha abusato della sua posizione per avvicinare i giovani e attirarli nella sua abitazione. Lì avvenivano, sempre secondo l’accusa, gli incontri scanditi da pratiche sessuali a pagamento documentate, come veri e propri spettacoli, con immagini poi salvate nel computer del docente.

 Il docente di Saluzzo irretiva gli allievi promettendo lavoro

Il cinquantenne, originario di Dronero, nel Cuneese, era il presidente dell’associazione culturale “Il Marcovaldo“, una delle associazioni culturali più prestigiose del Piemonte e, da questa posizione, Pellegrino riusciva ad avere un grande ascendente sui giovani che irretiva promettendo loro alcuni stage per introdurli nel mondo del lavoro. Da lì, poi, il docente convinceva i ragazzi a prestarsi a pesanti pratiche sessuali, ragazzi che, poi, remunerava con denaro e regali di vario genere. Una volta scoperto, Pellegrino si era dimesso da presidente del Marcovaldo chiedendo, inoltre, l’aspettativa come docente scolastico e a chi lo conosceva aveva confidato di essere «un uomo finito».
L’area del Cuneese non è nuova ad episodi di questo genere. Va ricordato come un altro personaggio molto noto che si occupava di eventi culturali di spessore internazionale, Giuliano Soria, ex-presidente del Premio letterario Grinzane Cavour ed ex-presidente della Società Editrice Internazionale nonché ex-presidente del Museo del Cinema, dell’Antenna Culturale Europea e consigliere della Fiera del Libro di Torino, frequentava assiduamente i centri del Cuneese, come, appunto, Costigliole e Saluzzo, quali luoghi privilegiati per gi eventi culturali associati al Grinzane Cavour. Anche Soria è stato travolto da uno scandalo sessuale: arrestato nel 2009, è stato poi condannato a sedici anni di carcere per vari reati, fra cui violenza sessuale nei confronti del suo maggiordomo immigrato.

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