La Cia ha agito in modo illegale e brutale. Provvedimenti? Nessuno…

9 Dic 2014 18:43 - di Giovanni Trotta

Si sapeva da prima dell’omicidio di John Kennedy che i servizi segreti statunitensi travalicavano sistematicamente il loro ruolo, nell’indifferenza del governo, ma quello che sta succedendo in queste ore negli Usa va oltre ogni immaginazione. La Cia (Central intelligence agency) ha esagerato, Obama è dispiaciuto, dice indignato, ma nessun provvedimento sarà preso nei confronti di nessuno. Ma andiamo con ordine. L’annunciato rapporto-bomba della Commissione intelligence del Senato sugli interrogatori della Cia dopo l’11 settembre 2001 – afferma in un comunicato Dianne Feinstein, capo della Commissione stessa – possono essere raggruppati in quattro filoni: 1) le “tecniche di interrogatori rafforzati” non erano efficaci; 2) la Cia ha fornito ai parlamentari e al pubblico informazioni ampiamente inesatte sul programma e sulla sua efficacia: 3) la gestione del programma da parte della Cia è stata inadeguata e profondamente viziata; 4) il programma è stato di gran lunga più brutale di quanto riferito dalla Cia ai parlamentari e al pubblico americano.

Nessuno sarà punito, come al solito

Tuttavia, dopo la diffusione del rapporto sulle torture non saranno aperti procedimenti penali in riferimento al programma di interrogatori e detenzione della Cia. Lo affermano fonti del Dipartimento alla giustizia americano, secondo cui nessun responsabile o ex responsabile della Cia dovrebbe essere perseguito. E questo vanifica il rapporto del Senato. Da parte loro i media americani riferiscono che il rapporto del Senato parla di inganni, disonestà e brutalità da parte della Cia. Nel rapporto poi si legge che «la Cia ha ripetutamente fornito informazioni inaccurate al Dipartimento per la giustizia, ostacolando un’appropriata indagine legale sui metodi di interrogatori utilizzati nell’ambito del Programma di detenzione dell’agenzia». Inoltre, tra le vittime che avrebbero subito torture da parte della Cia, una su cinque era tenuta in stato di detenzione per sbaglio. Pare poi, come si è visto nei film, che alcuni funzionari della Cia sollevarono la questione sulle discutibili legalità dei metodi di interrogatorio utilizzati, ma i vertici dell’agenzia di intelligence li misero a tacere, mettendoli in guardia sul fatto che «quel tipo di linguaggio non era utile».

Barack Obama si indigna ma non convince

La reazione del presidente, inevitabile, non convince per niente: «I duri metodi utilizzati dalla Cia sono contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese», ha detto il presidente americano, Barack Obama, aggiungendo che le tecniche utilizzate dalla Cia «hanno danneggiato significativamente l’immagine dell’America e la sua posizione nel mondo e hanno reso piu’ difficile perseguire i nostri interessi con alleati e partner». Obama ha poi promesso: «Continuerò ad usare la mia autorità di presidente per assicurare che non faremo mai più ricorso a questi metodi», ha concluso.

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