Alleanze, FdI e Lega: «Sia chiaro, nessun compromesso con la sinistra». I sondaggi puniscono il Ncd

4 Ott 2014 16:24 - di Antonio La Caria

Si discute di alleanze. Ed è già un risultato, un primo passo per chiarire le posizioni. Berlusconi ha detto chiaro e tondo che due sono i principali interlocutori: Fratelli d’Italia e Lega. Questo significa innanzitutto mettere un punto fermo sulla scelta di essere all’opposizione del governo Renzi ed essere coerenti con le battaglie tradizionali del centrodestra, come la lotta all’immigrazione selvaggia, il no alle nozze gay (che di sicuro non esclude la questione dei diritti degli omosessuali) e in economia il “meno tasse”, gli incentivi alle aziende, il no alla politica della Merkel. Le prime reazioni sono state caute ma propositive: «Noi siamo di estrema coerenza – ha dichiarato Giorgia Meloni – in questi anni spesso siamo rimasti a fare gli interessi delle idee del centrodestra in totale solitudine. Questo mentre qualcuno governava con la sinistra, qualcun altro ci faceva gli accordi su questioni fondamentali. Noi crediamo che il bipolarismo sia stata una grande conquista, continueremo a stare nel centrodestra. Ho sentito Berlusconi dire che vuol fare alleanze con chi è nel centrodestra: è un buon inizio». Poi ha aggiunto: «Spero che questo significhi che non si governa né direttamente né indirettamente con il centrosinistra se si vuol fare il centrodestra. E poi credo nella cultura dell’alternanza». In ballo c’è anche il no al Nuovo Centrodestra di Alfano. Un no che è frutto di una ferita non ancora rimarginata. E nel Ncd c’è chi reagisce: «Siamo alternativi alla sinistra – ha detto Maurizio Lupi – e non accettiamo che si facciano esattamente le stesse cose vecchie nei metodi, nei modi, nelle persone. Non ci piacciono. Quello su cui stiamo cercando di lavorare è dare un segnale forte con una coalizione di centrodestra che includa anche Forza Italia e tutto il centrodestra, che però dia un grande segnale di novità». Il problema è individuare il segnale di novità, visto che le posizioni restano distinte e distanti, con il continuo tentativo degli alfaniani di ribadire l’importanza della loro presenza nel governo Renzi. Tant’è che Alfano insiste: «Se Forza Italia vuol definitivamente distruggere il centrodestra è libera di farlo». Gli azzurri, in risposta, fanno presente che è stato proprio il Ncd a dare l’aut aut O con noi o con la Lega, ripetendo quello schema che la sinistra utilizza un po’ ovunque, in Francia con Marine Le Pen e in Italia con il Carroccio. La realtà è diversa, l’opinione pubblica non si fa più condizionare da questi giochetti verbali. Ed è il punto cruciale perché – come dimostrano gli ultimi sondaggi (Ixè per Agorà) – a conquistare fiducia sono proprio i partiti guidati dalla Meloni (dal 2,9 al 3,2%) e da Salvini (dal 7,8 all’8%), mentre il Ncd è sceso al 2,2%. E la gente vuole un centrodestra che sia davvero un centrodestra. Non una sinistra annacquata. 

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