Disney sempre più pro-gay: dopo il telefilm, arriva il boicottaggio dei boyscout “omofobi”

3 Mar 2014 9:42 - di Redazione

Topolino boicotta i Boy Scout: la Walt Disney Company ha deciso di non finanziare più l’organizzazione per punirne la scelta di non nominare ragazzi gay tra i capi. La Disney ha così stabilito che non darà più soldi alla Boy Scout of America attraverso il suo programma VoluntEARS, che permette ai propri dipendenti di offrire ore di lavoro volontario in cambio di soldi in contanti con cui finanziarie varie iniziative di beneficenza gestite dagli scout. Insomma, alla multinazionale del Topo più famoso del mondo non è bastata la scelta degli Scout di ammettere giovani omosessuali al loro interno, visto che tuttora rimane la messa al bando per quanto riguarda i vertici dell’organizzazione. Del resto, le linee guida della Disney parlano chiaro: un’organizzazione non può ricevere finanziamenti Disney se «discrimina nella prestazione di servizi illegalmente o in modo incompatibile con le politiche della Disney sulla base della razza, religione, colore, sesso, nazionalità, età, stato civile, capacità mentale o fisica, o l’orientamento sessuale». Il danno per gli scout è di quelli che fanno male: gli impiegati della Disney, nel solo 2010, hanno raccolto 4,8 milioni dollari con 548.000 ore di volontariato.

La svolta della Disney sui temi pro-gay è stata formalizzata il 26 gennaio gennaio scorso su Disney Channel, allorché nella sitcom Buona fortuna Charlie, ha fatto la sua comparsa una coppia lesbica con regolare figlia. In un colpo solo, sono state sdoganate coppie gay e adozioni omosessuali. Un portavoce di Disney Channel aveva spiegato le ragioni della scelta. «L’episodio è stato sviluppato per rispecchiare i bambini e le famiglie di tutto il mondo e per far riflettere sul tema della diversità e dell’apertura verso il prossimo». Il tema è particolarmente sentito dai vertici della Disney, che nel marzo dello scorso anno, nel parco Disney di Tokyo hanno ospitato un matrimonio tra due donne, nonostante il fatto che la legge giapponese non riconosca le unioni fra le persone dello stesso sesso. La coppia aveva fatto parlare di sé dopo la decisione del parco Disney di far celebrare le nozze solo se una delle due donne si fosse vestita da uomo e l’altra da donna per timore di ”ripercussioni”. Ma qualche giorno dopo, la direzione ha cambiato idea e le due due donne si sono sposate entrambe in abito bianco, accompagnate da Mickey e Minnie.

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