Allarme rosso per il feeling tra Renzi e Forza Italia. Brunetta: se Matteo cade, è per mano della sinistra

20 Feb 2014 12:45 - di Valeria Gelsi

I temi affrontati in quei cinque minuti scarsi dovevano rimanere segreti. Invece, dei contenuti del colloquio a tu per tu che Matteo Renzi e Silvio Berlusconi hanno avuto ieri al termine della consultazione con i collaboratori oggi sono pieni i giornali. Il Cavaliere, dicono le ricostruzioni, avrebbe chiesto garanzie su giustizia e comunicazioni. Ovvero, nelle letture più maligne, sui suoi problemi giudiziari e su Mediaset. In molti hanno mugugnato per quella conversazione, che dimostrerebbe non solo l’esistenza della “scandalosa” sintonia tra il premier incaricato e il leader di Forza Italia, ma anche la benevolenza di quest’ultimo. «È un ragazzo sveglio», avrebbe detto poi agli eurodeputati azzurri il Cav, che durante quel faccia a faccia avrebbe anche elargito qualche consiglio al “ragazzo”. Primo fra tutti: scegli solo uomini fidatissimi. Oggi Renato Brunetta, nel corso della trasmissione Radio Anch’io, ha confermato che «nell’incontro per le consultazioni c’è stato un grande feeling tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi». «Berlusconi ha dato molti consigli politici a Renzi, che del resto li ha stimolati», ha aggiunto il capogruppo di FI alla Camera, assicurando che gli azzurri sono «prontissimi» a sostenere una eventuale riforma della giustizia del nuovo governo e che «se Renzi cade, cade per mano della sinistra». È evidente che aperture di questa natura non alimentano le simpatie di Renzi a sinistra né la sua sintonia con il Nuovo centrodestra. L’Unità, in un articolo intitolato «L’abbraccio del Cav mette in difficoltà il premier», scrive che «il leader di Forza Italia ricerca il massimo vantaggio all’interno degli attuali rapporti di forza che considera sfavorevoli, e coltiva l’obiettivo di ribaltarli alla prima occasione. Contando magari sull’effetto che potrebbe produrre sugli alfaniani e sul Pd l’ostentazione di un abbraccio stringente a Renzi non certo disinteressato». Per l’Unità, infatti, Berlusconi «benedice il futuro premier con una mano e con l’altra gli offre una mela avvelenata (anche dal no alla modifica dell’Italicum)». Lo stesso giornale di partito, comunque, sottolinea come il segretario sarebbe non solo perfettamente conscio di questo scenario, ma ben deciso a usarlo a proprio vantaggio. «Il leader del Pd – prosegue l’articolo – ne è consapevole. Ma insiste sulla doppia maggioranza, puntando le carte sulle sue capacità di tenere le due redini, nella certezza che la politica dei due forni versione 2014 non farà scottare le “ambizioni” dei democratici. Renzi – si legge ancora – è convinto che tenendo aperto il dialogo con il Cavaliere sarà più facile conquistare parte del suo elettorato fin dalle imminenti europee». In questo contesto il Nuovo centrodestra prosegue per la sua strada e Angelino Alfano annuncia che sono pronte le proposte del partito per il premier incaricato, ma che gli umori non siano dei migliori lo conferma un tweet di Fabrizio Cicchitto. «Berlusconi, ovvero dell’opposizione di sua maestà, anzi: sul piano personale Renzi è stato addirittura adottato. Evidentemente – ha commentato – gli utili idioti si moltiplicano, ma in questo caso l’educazione vuole che si parli di un genio utilissimo».

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