Renzi insiste: ius soli e unioni civili. E attacca Ncd su Senato e De Girolamo

14 Gen 2014 20:31 - di Mariano Folgori

È un Renzi che affronta tutti i temi caldi di questi giorni quello che risponde alla diretta twitter con i suoi sostenitori. Rimpasto, riforma del Titolo V, legge elettorale, jus soli, unioni civili e, soprattutto,  rapporti con Ncd, partito al quale non risparmia asprezze, a partire da un (velato) auspicio delle dimissioni di Nunzia De Girolamo. Cominciamo dal tema più caldo, quello del rimpasto. Per il segretario del Pd non è all’ordine del giorno. «L’idea che chi vince le primarie poi chiede di entrare nel governo  è quanto di più vecchio e stantio possa esistere». Però Renzi fa anche capire di non essere intenzionato a mettersi di traverso. «Se poi il premier pensa che alcuni ministri non stiano andando bene fa benissimo a cambiarli». Altri temi caldi sono quelli  della cittadinanza e delle unioni civili. «Al governo con Ncd staremo  il tempo necessario per far approvare ius soli e civil partnership alla tedesca, su questo non c’è discussione». Sull’ammodernamento delle istituzioni, Renzi si dice ottimista. Parlando del capo dello Stato, il sindaco afferma che Napolitano non intende dimettersi perché «aspetta le riforme». Per poi aggiungere: «Dopo anni di chiacchiere finalmente ci siamo». Il leader del Pd parla di modifica del Titolo V  della Costituzione «semplificando, eliminando la materia concorrente: quello che fa lo Stato lo fa lo Stato, quello che fanno le regioni lo fanno le regioni. Energia e grandi reti e turismo allo Stato».

Ma proprio sulle riforme, Renzi  apre un inedito fronte con Ncd.  «Proponiamo agli altri un patto che tenga insieme legge elettorale, revisione del Senato e Titolo V, ecco perchè sono veramente colpito dalla posizione di Ncd: mi sembra un clamoroso passo indietro». Il partito di Alfano – sostiene  il sindaco –  propone di «eleggere 210 senatori al posto dei 315? È una proposta che non condividiamo: per noi al Senato va tolta ogni tipo di funzione elettiva. Abbiamo proposto un pacchetto se Ncd non ci sta apre un problema con noi». Quello che però non si capisce è che cosa intenda Renzi per «funzione elettiva». Forse intende dire «funzione legislativa»?Non si capisce però di  cosa si dovrebbe occupare il Senato pur nella fine del bicameralismo perfetto. Il passaggio più duro contro Ncd riguarda il caso De Girolamo. «Vedremo quello che deciderà il premier, tocca a lui decidere il destino dei ministri». In ogni caso il Pd «ha chiesto che vada in Aula e racconti la sua versione dei fatti, nessuno fa processi politici in contumacia, alla luce di quello che dirà il Pd prenderà sua posizione che sarà unitaria». Ma il ragionamento è corredato da questo perfido accostamento: «La Idem si è dimessa dimostrando uno stile profondamente diverso». E tanto basta.

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