Casaleggio chiama a rapporto i grillini: «Abbiamo fatto degli errori. Al voto nel 2014»

19 Dic 2013 18:22 - di Redazione

«Il M5S denuncia la presenza di “lobbisti” in Parlamento: Fuori da qui! Hanno ragione: oggi, per esempio, in Senato c’era Casaleggio». Su Twitter si sprecano le ironie più feroci dopo il blitz in Parlamento del guru dei pentastellati. «Sono contento di quel che ho trovato», dice Gianroberto Casaleggio alla fine della sua giornata nei palazzi della politica a Roma, dove ha incontrato i gruppi del M5s a Montecitorio e a Palazzo Madama. L’imprenditore milanese socio di Beppe Grillo avrebbe strigliato i suoi (niente diretta streaming, alla faccia tanto decantata trasparenza) e dettato la linea politica per il futuro. «Ci sono stati degli errori: a volte abbiamo sbagliato noi, a volte avete sbagliato voi», avrebbe detto ai senatori del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama. Si tratterebbe di un timido mea culpa del cofondatore del M5s nel corso di un lungo incontro nel quale i parlamentari e lo staff comunicazione hanno discusso delle frizioni interne e dei problemi di comunicazione degli ultimi mesi. I parlamentari, in particolare, avrebbero chiesto a Casaleggio chi sia l’autore degli articoli sul blog di Grillo, lamentando che proprio dal sito web del leader pentastellato spesso sono arrivati loro attacchi durissimi. Casaleggio, l’uomo che ha fatto scoprire Internet a Beppe Grillo e che insieme al comico genovese ha fondato il Movimento 5 stelle è di fatto l’uomo che decide la linea politica del Movimento. Non a caso, alla fine dell’incontro, a precisa domanda dei giornalisti che chi gli hanno chiesto «se ci saranno cambiamenti politici a breve», ha risposto.  «A breve forse no. L’anno prossimo sì. Sarebbe una cosa enorme». Casalettio tornerà nuovamente a Roma a gennaio. Anche la prossima volta, viene riferito, senza Beppe Grillo al seguito. Intanto, dal Movimento parte un virulento attacco contro Matteo Renzi: in un tweet Paolo Becchi, il costituzionalista ritenuto l’ideologo dei grillini, scrive che il sindaco di Firenze «propone un piano di lavoro a 360 gradi. In realtà è un piano a 90 gradi…».

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